L'analisi della sessione estiva: un mercato che non arricchisce la Serie A

Una panoramica su quanto accaduto nella sessione estiva: dati indicativi sugli investimenti fatti
Jashari
Jashari / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Le analisi di fine mercato, consuetudine rodata dopo la fine di ogni sessione, si legano spesso all'operato dei singoli club ma non manca la possibilità di spostarci su altri temi e su panoramiche più globali e di sistema: si può ad esempio riflettere sui mercati a cui i club di Serie A si rivolgono per rinforzarsi, dove vanno a investire e a immettere capitali.

I dati sul mercato estivo

Un'analisi ce la propone il Corriere dello Sport e lo fa partendo dai numeri: ogni 100 milioni investiti sul mercato, dai club della nostra massima serie, solo 17,9 vengono spesi per acquistare italiani (38,2 su 100 milioni vengono invece investiti per giocatori che militano già in Italia, anche stranieri). Dati coerenti con un altro aspetto: ogni 100 milioni incassati dai club di Serie A, per le cessioni di calciatori, 62,3 arrivano dall'estero.

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David e Zhegrova / FRANCK FIFE/GettyImages

Una tendenza che dimostra come i club italiani riescano a vendere bene all'estero e come sappiano ancora intercettare talenti che arrivano da altri contesti calcistici, d'altro canto è evidente che si riesca sempre meno (in Serie A) a trattenere i talenti già esplosi o pronti a farlo, come emerso nel caso di Leoni al Liverpool.

A livello di spesa sul mercato si può sottolineare come le operazioni in entrata complessive, nel nostro campionato, siano state superiori al miliardo (1,19 miliardi di euro) ma sempre lontane dagli 1,52 miliardi del 2019/20. Si può notare però come le spese siano state più oculate e connesse alle cessioni: il saldo complessivo è di -88,28 milioni euro a fronte dei 367,07 milioni di passivo dell'anno scorso.

Roberto Piccoli, Kristjan Asllani
Piccoli alla Fiorentina / Chris Ricco/GettyImages

Quali sono le squadre che hanno investito di più sul mercato italiano, senza immettere capitali in altri contesti calcistici? La Fiorentina (85,3% del budget investito in Serie A), il Cagliari (81,2%), un Sassuolo che non ha puntato sugli italiani ma che ha investito comunque l'86,5% su chi militava già in Italia. Genoa e Parma si sono rivolti esclusivamente a mercati esteri, prospettiva tutto sommato adottata anche da Lecce e Como (con percentuali minime di spese sostenute in Italia).

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