L'addio alla Juve, l'idea di un ritorno e il sogno Mondiale: Chiesa torna a parlare

Le parole dell'esterno offensivo: nessun rimpianto nonostante un'annata deludente a livello individuale
Chiesa
Chiesa / James Gill - Danehouse/GettyImages
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La prima stagione di Federico Chiesa lontano dalla Serie A non è riuscita, a livello personale, a sancire il riscatto del calciatore "scaricato" dalla Juventus di Thiago Motta: il Liverpool ha vissuto un'annata vincente ma Chiesa non ha lasciato il segno agli ordini di Slot, risultando di fatto un esubero e non trovando mai spazio per incidere. Lo stesso Chiesa non fa drammi per una stagione dal minutaggio ridotto e, a La Gazzetta dello Sport, parla dell'avventura coi Reds e delle idee sul futuro. Questo quanto affermato da Chiesa, desideroso di tornare in ballo anche in ottica Nazionale:

Bilancio in Premier League: "Positivo perché una Premier non si porta a casa tutti i giorni. Il dispiacere di non aver giocato abbastanza c’è, però bisogna guardare all’annata nel suo complesso: vincere è sempre bello. Mi mancava un’esperienza all’estero, dopo Firenze mi ero spostato solo a Torino. Vivere in una cultura e in un contesto diversi mi ha fatto crescere come uomo. Del Liverpool mi ha colpito la passione dei tifosi, l’atmosfera ad Anfield è qualcosa di unico. Salah è impressionante, da Pallone d’oro. Lui o Ronaldo? Nella mia top 11 dei sogni li metterei tutti e due: insieme farebbero 80 gol a stagione...".

Se si è pentito dell'addio alla Juve: "No, perché dovrei? Non mi è mai stato offerto il rinnovo, c’erano stati dei contatti per parlarne dopo l’Europeo ma nessuno si è più fatto sentire. Quando sono rientrato dopo le vacanze e il matrimonio ho parlato subito con Thiago Motta, che mi ha detto chiaro e tondo: “Non fai parte del progetto, cercati una squadra”".

Ancora sull'addio: "Sono stati chiari fin dal primo giorno, mi hanno fatto lavorare per due settimane con la squadra, poi Motta non mi ha voluto più. Io sono un professionista, ho accettato e ho continuato ad allenarmi per cercarmi un’altra squadra. È stato un grande dispiacere perché io tengo molto alla Juventus e pensavo di poter dare ancora tanto. Più riconoscenza? Sono stato alla Juventus quattro anni e mi sono sempre comportato bene, però è stata una loro scelta. Tornare? Mai dire mai".

Il ritorno in Italia: "Sarà un tema da affrontare in estate. Io, il mio agente e la mia famiglia abbiamo un ottimo rapporto col Liverpool. L’obiettivo è arrivare pronto al raduno, cercheremo la soluzione migliore per tutti. Al Milan con Allegri? È un vincente, per il Milan è una grande scelta. Lui mi ha fatto capire che potevo fare la seconda punta, allargandomi gli orizzonti".

Un anno con poco spazio: "Molto è dipeso dalla preparazione e dal fatto che dovevo ambientarmi. Ho tutte le carte in regola per tornare ai miei livelli del passato".

Il sogno: "Spero che sia la mia stagione, il mio sogno è partecipare al Mondiale. Ho giocato e vinto un Europeo, il Mondiale sarebbe il top".

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