L'addio al Real e l'amore per il Milan: Modric spiega la ragione della sua scelta

Luka Modric è il faro di un Milan che sogna di vincere lo Scudetto. Il croato ha subito smascherato l'insensatezza delle perplessità legate alla sua età, dimostrando di poter fare la differenza ad alti livelli anche a 40 anni. Intervistato nel corso del programma "(Ne)uspjeh prvaka" su Arena Sport, Modric ha parlato del sofferto addio al Real Madrid e della scelta di ripartire proprio dai rossoneri. Ecco le sue dichiarazioni riportate da calciomercato.com.
L'arrivo al Milan:
"La città è meravigliosa. Le persone mi hanno accolto in modo fenomenale, sia all'interno del club che fuori. I compagni di squadra, l'allenatore, i tifosi, tutto è davvero di alto livello. Si vede che il Milan è un grande club storico, uno dei più grandi al mondo. Lo si percepisce ad ogni passo, quindi sono davvero felice e mi sto godendo tutto questo".
L'addio al Real:
"Sinceramente, non è stato facile, perché ho trascorso 13 anni, quasi metà della mia vita, praticamente in un club, in una città. È stato uno dei periodi più belli della mia vita. Sono arrivato a Madrid forse relativamente tardi, a 27 anni, ma nel momento giusto. Ero pronto per quel passo. I quattro anni in Inghilterra mi hanno aiutato molto. E tutto ciò che ho vissuto e realizzato a Madrid dopo mi sembra irreale...".
La storia scritta a Madrid:
"A parte i trofei e le vittorie, rimanere tredici anni in un club del genere... Sono arrivato a 27 anni e sono rimasto quasi fino ai quaranta ed è qualcosa di incredibile! Perché si sa che tipo di club è il Madrid, si sa che non tollera la mediocrità, e rimanere a quel livello, in un club del genere, per così tanti anni, con tutti i successi che ho vissuto lì, è qualcosa di incredibile. Secondo il mio modo di pensare precedente, ritenevo che sarei stato soddisfatto se avessi concluso la carriera a 35 anni. Ma il mio curriculum professionale ha superato da tempo quel limite, e non nascondo la gratitudine: sono ancora, grazie a Dio, a quel livello ed è qualcosa di incredibile!".
Perché il Milan?
"Dopo il Real, l'ho sempre detto, ovunque tu vada è un gradino più in basso. Non c'è alcun dubbio su questo e tutti i giocatori possono confermarvelo. Ma penso di essere arrivato in un club che per reputazione e storia è molto vicino al Real Madrid: per me è la situazione più ideale che mi potesse capitare. Soprattutto perché amo il Milan e da bambino sono cresciuto con il calcio italiano. Il Milan era il club che adoravo di più. Quando si è presentata l'opzione del Milan, per me è stata quella giusta".
Sulla famiglia:
"Quando guardi loro, come potrei essere diverso io?! Non posso esserlo. E non sono cambiato per niente, perché non penso di essere ora qualcosa di wow, di speciale, solo perché ho fatto tutto quello che ho fatto. Mi vedo ancora come un ragazzo normale che, naturalmente, ha i suoi giorni migliori e peggiori. Come persona sono progredito. Cambi, progredisci, ma non ho cambi ciò che sei originariamente. Ho conosciuto Vanja (moglie, ndr) quando ancora giocavo nell'Inter Zapresic e lei mi ha sicuramente dato una grande stabilità. Quando hai qualcuno a casa che ti permette di concentrarti sul campo, su ciò che è primario. E questo non è proprio il caso nel mondo di oggi, che qualcuno che si dedichi a te, alla tua carriera, come ha fatto lei. Da quel punto di vista ho fatto jackpot!".
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