Koopmeiners regista, la difesa a quattro e l'ambiente viola: la conferenza stampa di Spalletti

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / Stefano Guidi/GettyImages
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Conclusa la sosta nazionali, per la Juventus è vigilia di campionato: la squadra bianconera domani pomeriggio Al Franchi affronterà i rivali della Fiorentina. Match delicato da ambo le parti: i viola cercano punti per togliersi dalle zone calde della classifica, la formazione juventina invece vuole rimanere in corsa per quarto posto e Scudetto. Come di consueto - o quasi -, la vigilia corrisponde anche con la conferenza stampa. Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa.

"Questi giorni alla Continassa abbiamo lavorato, non avevo molti giocatori a disposizione ma abbiamo approfondito cose importanti. Giovedì ho visto qualcosa di nuovo in gruppo, è bella questa disponibilità. Alla Juve sono super organizzati, meglio di così non si può chiedere. Nonostante qualcuno avesse 10 ore di volo, ha voluto esserci in allenamento. Poi qualcuno ha fatto differenziato, ma sono tutti a disposizione".

"La Juve fatica a segnare in relazione a quanto produce? Si fa riferimento ai numeri, che vanno utilizzati ma il vero lavoro è trovare una stabilità dove appoggiare la forza della squadra. Va creata qualcosa che i calciatori riconoscono e che sia una base. Ai ragazzi ho detto che sono in linea con quanto pensavo precedentemente di loro, quindi sono contento di aver trovato quanto speravo. Abbiamo tante cose e sono importanti".

"Abbiamo delle qualità e ci dobbiamo basare su quelle qualità, capendo i momenti quando usarle. Questa è la cosa un po' difficile all'interno delle squadre, si lavora soprattutto su questo".

"Koopmeiners regista? Non è il ruolo che cambia il grande calciatore, che porta sempre il suo stile di gioco. Dobbiamo capire dove vogliamo sfruttare le sue qualità. Se faccio un passo indietro, lui è stato molto bravo anche dove pensavo potesse avere difficoltà, ovvero dove lo faceva giocare Gasperini. Lui deve vedere la linea dei difensori. Sono contento che abbiamo risposto in questo modo, deve tirare fuori la personalità e dà un contributo importante come esperienza. Abbiamo recuperato Kelly e Cabal in difesa, quindi potrebbe giocare a centrocampo".

"Sono già stato a Firenze, la conosco bene. Accetterò qualsiasi situazione mi troverò davanti perché ci sono già stato, poi entrerò in campo da allenatore della Juventus dando il meglio. Ho sempre rispettato tutti, non ho debiti morali con nessuno e sono sereno. Mi aspetto una grande partita dai miei calciatori, sarà molto difficile per noi. Raccogliamo quello che produciamo all'interno delle partite. Mi aspetto che facciano vedere che siamo gente da Juventus, professionisti da Juventus".

"Difesa a quattro? Ne abbiamo accennato, dobbiamo valutare. Ci vogliono le componenti e il tempo per farlo. Allenamenti ne abbiamo sviluppati pochi e in questa ipotesi c'è la necessità di avere qualche difensore a disposizione perché servono centrali e le alternative sono importanti".

"In questi giorni avevamo solo 7-8 giocatori, quindi potevo andare nello specifico con video e immagini individuali. In questo modo ho visto la reazone dei giocatori e per me è stato un passo in avanti. Il calcio è una biblioteca aperta a tutti, una volta dovevo seguire l'allenamento di un collega per capire, ora ci sono partite in diretta ovunque".

"La disponibilità della squadra fa la differenza, perché in un gruppo bisogna saper stare insieme e avere tutti la stessa passione. Non bisogna solo passarsi un pallone, ma serve anche altro. Abbiamo un gruppo di bravi ragazzi, essere della Juventus non significa essere presuntuosi ma nemmeno subirne le pressioni. La personalità la sviluppi in base a dove ti trovi a esercitarla. Un po' di sana follia, di creatività, è necessaria".

"Non spetta a me parlare del rinnovo di Yildiz. Guardo e ascolto, ma se ne occupa la società. Lui per me è lo spacca-moduli, lo spacca-schemi: quello della fucilata nella notte. Lui sa comportarsi da giocatore di squadra e ha i comportamenti da leader, per me è il massimo".

"La Nazionale? Mi sono rovesciato olio bollente addosso da solo... Penso sia inutile tornare a fare certi discorsi. Ci siamo resi conto che siamo in corso per il nostro obiettivo, si va a questo spareggio e sapevamo che la Norvegia era forte proprio come noi. L'Italia è una nazionale forte, va sostenuta. Dobbiamo voler bene alla Nazionale e io ne voglio anche a Gattuso, perché lo meritano per come li ho conosciuti. Da allenatore della Juventus dico che se ci fosse qualcosa di cui ha bisogno la Nazionale, noi saremmo contenuti di mettere a disposizione quanto serve per poter arrivare a giocare i Mondiali. Sono convinto che accadrà, ma se serve dare una mano facciamolo".


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