Kevin De Bruyne al Napoli: che impatto tattico avrà sul Napoli di Conte

Come cambierà le gerarchie del Napoli l'arrivo di Kevin De Bruyne?
Belgium v Wales - FIFA 2026 World Cup Qualifier
Belgium v Wales - FIFA 2026 World Cup Qualifier / BSR Agency/GettyImages
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L'accordo definitivo nella giornata di mercoledì, poi l'arrivo in Italia e tutte le procedure burocratiche che hanno concesso al Napoli di tesserare ufficialmente Kevin De Bruyne. Un colpo storico per la società partenopea, anche se in una fase decisamente avanzata della carriera; uno dei migliori centrocampisti dell'ultima decade che entra a far parte della rosa attualmente Campione d'Italia.

Se fa scalpore non è soltanto per il suo livello, forse irrintracciabile negli ultimi anni partenopei, ma perché acquisti del genere si vedono ormai raramente in Serie A. Un fenomeno che ha scelto di proseguire la sua carriera in Europa, senza migrare verso mete multimilionari che sicuramente l'avranno tentato nei mesi primaverili

Simbolo del City, uomo da 22 trofei in carriera, terzo miglior marcatore della storia della Nazionale belga e secondo miglior assistman della Premier League (dopo Ryan Giggs e in soli 10 anni), è difficile racchiudere in poche righe quanto ha significato Kevin De Bruyne per la crescita del Manchester e per le aspettative riposte negli anni dorati del Belgio. Il suo arrivo al Napoli è significativo non solo in ottica Serie A, ma anche Champions League. Quanto sposta sul valore dell'undici un acquisto del suo livello? E come si inserirà nel Napoli di Antonio Conte?

L'accelerata del Napoli e la convivenza con McTominay

Non sappiamo come si costruisce un undici ideale, è il lavoro congiunto di osservatori, dirigenza, allenatore e staff al completo, ma sappiamo che nel 2025 è difficile lasciar fuori da questa formazione uno come Kevin De Bruyne. L'accelerata del Napoli sembra evidente. Iniziata con la sofferta ma raggiunta conferma di Antonio Conte in panchina, proseguita con l'entusiasmo generale per un ciclo che sembra promettere qualcosa in più rispetto a quello interrotto da Spalletti subito dopo la vittoria del terzo Scudetto.

La società partenopea è chiamata a sostituire l'addio di Khvicha Kvaratskhelia e a compiere qualche colpo significativo per aumentare la qualità e allungare la rosa in determinate posizioni. Servirà un nuovo interprete offensivo, almeno un difensore centrale e un esterno, e forse anche un portiere per regalare a Conte un gruppo che sia in grado di agire su tre competizioni senza dover rinunciare a nulla.

Belgium v Scotland - UEFA Euro 2020 Qualifier
Belgium v Scotland - UEFA Euro 2020 Qualifier / Isosport/MB Media/GettyImages

È chiaro che uno come Kevin De Bruyne, che compirà 34 anni a fine mese, andrà gestito forse diversamente dagli altri. Un calciatore che sarà probabilmente sempre presente negli episodi di Champions League e che, nonostante l'età e un infortunio importante sofferto, nella precedente stagione ha raggiunto quota 40 apparizioni, superando agevolmente i 2000 minuti in tutte le competizioni.

Un altro tema è la sua convivenza con Scott McTominay, con il quale ha finora soltanto vissuto sfide da avversario nel derby di Manchester, oltre a un paio con le rispettive casacche delle Nazionali. Vederli insieme dall'inizio sarà ovviamente possibile, i discorsi sull'equlibrio vanno archiviati considerando McTominay come un interprete completo, nel suo prime, capace di sostenere entrambe le fasi e De Bruyne come uno tendenzialmente più offensivo, con cui però aumenta automaticamente la percentuale di possesso della sfera e la qualità delle azioni d'attacco.

L'assist come arma principale del belga, l'inserimento e il gol il colpo in più dello scozzese. L'arrivo di De Bruyne, primo acquisto di un Napoli che aggiungerà qualcosa per quanto concerne la rosa, potrebbe già apportare delle modifiche sostanziali all'undici tipo di Antonio Conte. Le opzioni, al momento, sembrano essenzialmente due. La prima riguarda la conservazione del 3-5-2, con un trio di centrocampo formato da un regista fra Lobotka e Gilmour, affiancato dall'MVP della corrente Serie A e dall'ex capitano del Manchester City. L'altro propone un 3-4-2-1, che potrebbe ulteriomente modificarsi nel caso in cui il Napoli scelga di investire gran parte del proprio budget su un nuovo interprete offensivo. Nella seconda opzione uno fra McTominay e De Bruyne affiancherebbe Lobotka o Anguissa in mediana, spostando l'altro sulla linea dei trequartisti accanto a David Neres per sostenere Romelu Lukaku.

Idee ancora in procinto di svilupparsi, con un mercato che lascia tante incognite e prima di una stagione che si prospetta intensa e divertente per i tifosi partenopei.


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