Kean-Retegui: un esempio applicabile anche in Serie A?

Quali big italiane potrebbe puntare sul doppio attaccante di peso?
Israel v Italy - FIFA World Cup 2026 Qualifier
Israel v Italy - FIFA World Cup 2026 Qualifier / Image Photo Agency/GettyImages
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Moise Kean e Mateo Retegui come protagonisti-trascinatori del nuovo corso dell'Italia targata Gennaro Gattuso. Ha preso forma in modo rocambolesco il cammino degli azzurri, autori di una vittoria roboante maturata nel secondo tempo con l'Estonia (5-0) e poi di un risultato pirotecnico, 4-5, in campo neutro contro Israele. 6 punti che danno fiducia in ottica qualificazione e 10 gol che segnano un nuovo approccio della selezione italiana.

Dall'ultima sfida non sono emersi soltanto fattori positivi. L'Italia è passata in svantaggio due volte contro Israele e si è fatta rimontare di due reti dopo essersi portata sul 2-4. Una situazione che può capitare quando ci si adatta a nuovi dettami tattici e si hanno solo pochi giorni per lavorare. Tuttavia, fra gli elementi da apprezzare di questa prima sosta per Nazionali, risalta appunto l'utilizzo del doppio attaccante di peso. I protagonisti in questo caso sono stati Kean e Retegui, ma si tratta di una soluzione che potrebbe apririsi anche a Scamacca (infortunato) e Lucca per quanto concerne la squadra azzurra.

Proviamo invece ad applicare idealmente tale soluzione anche alle big della Serie A. Per quali squadre questo approccio sarebbe sostenibile e potenzialmente efficace?

Partiamo dalla Juventus, nella cui rosa troviamo ben tre attaccanti centrali con caratteristiche abbastanza diverse. Lois Openda il più mobile, Jonathan David il rapace d'area di rigore bravo a duettare con i compagni e Dusan Vlahovic la punta fisica, forte sulle palle aree e dal sinistro spesso micidiale. Qui l'occasione potrà rintracciarsi quasi subito: dal ritiro del Portogallo si è infatti fermato Francisco Conceiçao, titolare del tridente presentato da Igor Tudor finora. Un'idea, se Zhegrova non fosse ancora pronto e Koopmeiners non convincesse, sarebbe quella di schierare Kenan Yildiz alle spalle di due attaccanti, invertendo quindi il triangolo offensivo. La coppia favorita sarebbe David-Vlahovic, anche se Openda appare come il calciatore che sulla carta meglio si combinerebbe con entrambi.

Jonathan David, Dusan Vlahovic
Juventus FC v Parma Calcio 1913 - Serie A / Jonathan Moscrop/GettyImages

3 attaccanti centrali, con caratteristiche in questo caso più simili, li ha a disposizione anche Antonio Conte. Il Napoli, intorno a dicembre-gennaio potrà contare su Rasmus Hojlund, Lorenzo Lucca e Romelu Lukaku. La situazione partenopea è però diversa; la squadra di Conte ha abbondanza di centrocampisti incursori che non possono essere privati di spazio nell'undici titolare e punterà a valorizzare principalmente Politano, Neres e Lang sulle corsie esterne. In questo caso l'ipotesi doppio attaccante di peso appare meno percorribile. Discorso simile per l'Atalanta di Gian Piero Gasperini, a cui vanno aggiunti i problemi fisici di Gianluca Scamacca. L'attaccante romano si è già fermato per infortunio dopo l'avvio del campionato e immaginare un tandem con Nikola Krstovic (costantemente impegnato anche in Nazionale) significherebbe sovraccaricare entrambi invece di alternarli nelle tre competizioni che dovrà affrontare la Dea. Inoltre, con il rientro di Lookman, servono almeno due slot liberi per far spazio a due interpreti fra il nigeriano, De Ketelaere, Samardzic, Maldini e K. Sulemana.

Il Milan non ha due attaccanti definibili di peso, mentre questa ipotesi appare remota anche per la Roma di Gian Piero Gasperini. La seconda punta di piede destro non è arrivata dal calciomercato e Artem Dovbyk è rimasto nella Capitale, dove svolge attualmente il ruolo di vice-Ferguson. Anche i giallorossi hanno tre competizioni, con forti chances che l'Europa League duri fino a maggio e, dopo le parole di Ranieri, senza la certezza di riuscire a rinforzarsi nella sessione di gennaio. Dybala e Soulé potrebbero alternarsi nel ruolo di trequartisti alle spalle dei due attaccanti, ma a quel punto Gasperini non avrebbe a disposizione cambi pesanti a gara in corso.

Edin Dzeko
ACF Fiorentina v FC Polissya Zhytomyr - UEFA Conference League / Gabriele Maltinti/GettyImages

Lo scenario più ideale, sostenibile e già sperimentato in questo avvio di campionato, è quello della Fiorentina. Stefano Pioli sta disegnando il suo secondo corso a Firenze sulla base del 3-4-1-2, con esterni offensivi come Dodò e Gosens e con Albert Gudmundsson a sostegno di due attaccanti pesanti. Uno, inamovibile per il momento che attraversa da circa un anno, è proprio Moise Kean, l'altro è stato ben chiarito dalla tipologia di calciatori arrivati in sede di mercato: Roberto Piccoli e Edin Dzeko.

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