Juventus nel gelo di Bodo: le previsioni e perché si è scelto di giocare alle 21

Al di là della necessità impellente di trovare la prima vittoria stagionale in Champions League, aspetto ovviamente prioritario, si sottolinea per la Juventus tutta la difficoltà connessa a un contesto ambientale tutt'altro come comune: quello di Bodo, in Norvegia. I bianconeri si sono trovati già ieri a sperimentare i -6 gradi all'arrivo in terra norvegese (percepita -12), una situazione che oggi dovrebbe risultare meno traumatica (appena sotto lo zero, temperature in lieve aumento) ma che potrebbe regalare precipitazioni nevose (già nella notte del resto ha nevicato).
Perché alle 21? Il motivo
Si riflette dunque sulle ragioni che hanno condotto a optare per le 21.00 e non per le 18.45 come orario d'inizio: La Gazzetta dello Sport spiega che il Bodo/Glimt ha già giocato col Galatasaray in tale finestra oraria, che sarà poi quella che vedrà disputare la sfida col City tra due giornate (quando sarà verosimilmente ancora più freddo).
Ogni squadra, con l'eccezione del Kairat Almaty, può giocare al massimo due partite alle 18.45 e gli slot per il Bodo - dunque - sono tutti occupati. Il tutto senza trascurare un discorso di opportunità televisiva e di preferenza delle TV italiane per la fascia serale. Calciatori bianconeri chiusi nei cappotti termici dunque, nei primi passi all'Aspmyra Stadion, stadio che peraltro offrirà un'ulteriore insidia: quella del campo sintetico.
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