Juve pronta a ritrovare Muani: la call col PSG e cosa manca per definire tutto

Ottimismo crescente ma un tema, quello delle uscite, che impedisce di chiudere
Muani
Muani / Sebastian Frej/GettyImages
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Il mercato della Juventus si muove con forzata prudenza e, per certi versi, con un occhio costante a quel che può succedere in uscita: Comolli non può agire liberamente con nuovi acquisti senza tenere d'occhio la necessità di liberarsi di ingaggi pesanti e di elementi che, a conti fatti, guadagnano più di quanto rendano sul campo.

Ottimismo e fretta di chiudere

Il tormentone connesso alla permanenza di Kolo Muani, o meglio a un suo ritorno dal PSG dopo essere forzatamente rientrato per fine prestito, si lega proprio a un simile discorso. Tutte le tessere sembrano al loro posto e l'ottimismo delle parti in causa è evidente, spiega Tuttosport, ma per chiudere e accontentare Tudor (e il calciatore) manca ancora qualcosa. L'ottimismo si lega a un accordo tra le parti, con tanto di apertura del PSG alla formula immaginata dai bianconeri: questa era la novità tanto attesa dopo settimane in cui il nodo della formula appariva come fatale. La call di ieri tra i club è stata positiva, aumentando in modo sensibile la fiducia bianconera.

Cosa blocca ancora la definizione dell'affare? Ci sono ancora troppi casi irrisolti in uscita, con riferimento particolare a Dusan Vlahovic e a una cessione che non si sblocca. Nonostante il grande ottimismo, dunque, un blocco alla chiusura positiva dell'affare Muani esiste ancora e in questo senso vanno letti i possibili inserimenti dalla Premier League: avvicinarsi a una cessione di Vlahovic, renderla una prospettiva più concreta, permetterebbe alla Juve di evitare qualsiasi grattacapo e di risparmiarsi una beffa in dirittura d'arrivo.

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