Joao Felix fissa l'obiettivo del Milan e parla del rapporto con Conceicao e Leao

Dall'ultimo obiettivo stagione del Milan alla sua esperienza con la maglia rossonera, passando per il suo idolo Kakà, la sua vita a Milano e il rapporto con il tecnico Conceicao. Questi sono i temi trattati da Joao Felix nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole.
"Prima che arrivasse la proposta del Milan, guardavo le loro partite e pensavo che mi sarebbe piaciuto giocare con quella maglia. Quando poi c'è stata l'offerta è diventato tutto facilissimo: ho detto al mio agente di fare il possibile perché l'affare si concludesse ed è andata bene. Insieme al Barcellona, al Real Madrid e a pochi altri, il Milan è nell'élite delle società più importanti al mondo. È differente indossare questa maglia rispetto a indossarne altre. E quando ti cerca il Milan è difficile dire no".
"Lo sanno tutti che Kakà era il mio modello. Sapeste quanti suoi filmati ho guardato per imparare i suoi segreti. Se potessi rubargli una dote, vorrei l'eleganza. In passato l'ho conosciuto di persona ed è stata una grande emozione, ma da quando sono a Milano non l'ho mai incontrato, magari un giorno verrà a una nostra partita e lo vedrò di nuovo".
"Ero molto felice di aver debuttato con una rete a San Siro, di fronte ai nostri tifosi. È stato un momento molto bello. Io faccio sempre quello che serve per la squadra. Sono qui per dare il meglio di me, che giochi in difesa, a centrocampo o in attacco. Mi alleno al massimo e cerco di farmi trovare pronto quando il mister ha bisogno".
"In questo momento è importante venire da due vittorie di fila, una delle quali nel derby. La squadra sta bene e vogliamo continuare così fino alla fine per coronare il sogno che abbiamo tutti ovvero vincere la Coppa Italia. Abbiamo fiducia e buone sensazioni".
"Il rapporto con Conceicao è buono, lo conoscevo già prima di venire qua, sia come tecnico che come persona. La nostra è una relazione normale, come quella tra un allenatore e un calciatore. Peccato non poter raggiungere la Champions League. Purtroppo il quarto posto è lontano e probabilmente non possiamo centrarla, ma noi dobbiamo comunque fare il massimo nelle ultime quattro giornate di campionato e soprattutto nella finale di Coppa Italia. Abbiamo tutti il desiderio di finire alla grande questa stagione".
"È un traguardo da raggiungere perché il Milan deve giocare in Europa. Questo lo sappiamo tutti bene e giorno dopo giorno ci prepariamo alla finale. Senza però dimenticare che prima ci sono altri due incontri e che vogliamo far bene già lunedì a Genova. È qualche anno che non vinco e mi piacerebbe provare di nuovo certe sensazioni. Sarebbe importante anche per il club e per i nostri tifosi".
"La finale di Coppa Italia contro il Bologna sarà difficile: li abbiamo già sfidati a marzo in campionato e abbiamo perso a casa loro, giocano un bel calcio e se lasci loro spazio possono farti male".
"Rafael Leao è un giocatore incredibile, oltre che un bravissimo ragazzo, un compagno che mi aiuta molto. È importante avere in squadra uno come lui perché in campo e fuori è sempre positivo. E quando punta gli avversari con la palla al piede è uno spettacolo. Lo conoscevo delle giovanili in Portogallo, quando a volte ci siamo sfidati e poi dalle convocazioni in nazionale, continua a crescere e migliorare. Theo Hernandez l'ho conosciuto di persona qui, ma lo avevo già visto in TV. Che sinistro che ha... È una persona fantastica e mi trovo bene con lui anche fuori dal campo. In generale comunque sono contento del gruppo che ho trovato al Milan. Nello spogliatoio sono stato accolto bene e tutti mi hanno aiutato fin dal primo giorno".
"Vivere a Milano è davvero incredibile. C'ero stato una sola volta in passato, ma adesso che ho preso casa, sto iniziando a conoscere la città. Vado a fare passeggiate con i miei parenti, i miei amici e il mio cane. Sto imparando la cultura italiana e apprezzo la vostra cucina, stando sempre attento alle indicazioni dello staff tecnico".
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