Inzaghi non abbassa la guardia verso Inter-Bayern e rinvia i discorsi sul rinnovo

Inzaghi
Inzaghi / BSR Agency/GettyImages
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L'Inter affronterà domani il ritorno dei quarti di finale di Champions League, contro il Bayern Monaco: i nerazzurri sono chiamati a difendere il vantaggio acquisito all'andata all'Allianz, un 2-1 che lascia ben sperare ma che rende ancora aperti i giochi per accedere alla semifinale. Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di ritorno coi bavaresi, queste le sue parole:

Se c'è tensione: "Più che tensione, c'è grande orgoglio per come si sta sviluppando la stagione. Domani sarà per noi una partita difficilissima, bisogna dimenticare il risultato del campo, ma non la prestazione. A Monaco abbiamo fatto una grande gara, abbiamo palleggiato molto bene e ci siamo difesi bene quando era il momento. Il valore dell'avversario è altissimo, servirà una grande partita di corsa, aggressività e atteggiamenti giusti. Il primo tempo è stato fatto a Monaco, il secondo sarà qui a Milano" riporta FcInter1908.

Essere in corsa su più fronti: "La stagione è molto faticosa, ma giocare ogni tre giorni può anche aiutare, sapendo che quest’anno c’era una Champions nuova. Eravamo tutti alla prima esperienza, ha portato tanta energia in più. L’anno scorso l’8 novembre ci siamo qualificati a Salisburgo, quest’anno abbiamo aspettato il 29 gennaio col Monaco. Vogliamo proseguire così, sapendo che domani abbiamo una partita molto difficile contro un avversario che per principi di gioco è fortissimo".

Dimarco e gli altri dubbi: "Ieri abbiamo fatto un allenamento intenso, ma breve. Dimarco e Carlos stavano bene, Zalewski e Frattesi che erano usciti con qualche problemino stavano bene. Dovrebbero essere tutti a disposizione”.

Insidie del Bayern: “Il Bayern è pieno di talenti, ha un allenatore che stimavo molto già da giocatore. Ha dato in poco tempo principi alla propria squadra, fa un ottimo pressing, ha tantissima tecnica e giocatori di talento. Dovremo cercare di replicare la partita fatta a Monaco, giocando molto bene tecnicamente, tenendo la palla il più possibile. Sarà ancora più difficile, perché loro fanno ottima pressione sull’avversario”.

Emergenza finita? “Dipende sempre partita dopo partita. Giocando ogni 48-72 ore non è semplice rispondere. Da allenatore dico che vorrei avere Dumfries e Zielinski già domani, pensando a un mese fa adesso la situazione sembra un po’ migliorata. Dumfries e Zielinski vorrei averli con me, giocando così tanto mi piacerebbe scegliere con la mia testa e non in base agli infortunati e i minutaggi. Gli infortuni non sono un alibi, la Champions quest’anno è stata più intensa del passato”.

Cosa cambierebbe dell'andata: "I ragazzi sono stati bravissimi, poi chiaramente abbiamo visto un qualcosa. La partita l’abbiamo analizzata, ci sono stati momenti in cui potevamo essere più aggressivi in fase di non possesso o alcuni in cui potevamo essere più cattivi una volta elusa la pressione. Nonostante un’ottima prestazione, avremmo potuto far meglio. Speriamo sia così domani sera”.

Equilibrio da mantenere: "E’ un primo tempo fatto molto bene, ma quando si parla di andata e ritorno bisogna essere molto cauti. A Monaco abbiamo fatto benissimo, è difficilissimo vincere là. Siamo stati bravi, siamo contenti della prestazione, ma purtroppo non era una finale. Fra poco più di 24 ore saremo di nuovo in campo e servirà un’altra grande prova. Loro insieme al Real Madrid sono i più forti al mondo".

Il rinnovo: "Non è il momento. Posso dire che sono molto felice all’Inter, nelle scelte sarà sempre il parametro più importante per me. In questo momento parlare del futuro di Inzaghi o del campionato non è il caso. Sto bene qui, con la società abbiamo un grandissimo rapporto. Tra un mese e mezzo se ne parlerà con molta tranquillità quando sarà finita la stagione".

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