Inter-Milan è anche Oaktree contro RedBird: obiettivi comuni, diverse strategie

Il derby di Milano in programma domani sera a San Siro non è solo una battaglia per la vetta della Serie A, ma rappresenta anche lo scontro diretto tra due colossi finanziari statunitensi, Oaktree e RedBird, che guidano rispettivamente Inter e Milan. Questo match non darà solo indicazioni per la corsa allo scudetto, ma anche su quale fondo abbia avuto la strategia più efficace negli ultimi 18 mesi.
Ingresso dei fondi
Oaktree è diventato proprietario dell’Inter dopo aver escusso il pegno concesso dalla famiglia Zhang a seguito del prestito di 275 milioni di euro, ereditando il controllo del club il 22 maggio 2024. Nel frattempo, RedBird, guidato da Gerry Cardinale, ha rilevato il Milan da Elliott il 31 agosto 2022, per una valutazione di 1,2 miliardi di euro. Parte dell’acquisizione è stata finanziata tramite un “vendor loan” dallo stesso Elliott, rifinanziato nel marzo 2024.
Investimenti e strategie
Secondo quanto riportato da calciomercato.com, nei diciotto mesi in cui Oaktree e RedBird hanno guidato simultaneamente i rispettivi club, Oaktree ha immesso circa 54 milioni di euro nell’Inter, mentre RedBird ne ha investiti circa 55 milioni nel Milan. Per Oaktree, gran parte sono destinati al sostegno operativo della stagione sportiva, mentre RedBird ha impiegato tali cifre per un progetto stadio alternativo. La filosofia di Oaktree si è orientata verso la conferma della rosa e una gestione conservativa, puntando su continuità e ricavi. RedBird, invece, ha scelto una linea più “algoritmica” e orientata al trading giocatori, sostenendo una riduzione dei costi pur mantenendo un potenziale di crescita.
Visione stadio e futuro condiviso
Il tema centrale che accomuna i due fondi è il progetto dello stadio condiviso a San Siro. I due club hanno siglato un’operazione con il Comune di Milano per acquistare l’area dell’attuale Meazza: con questo asset immobiliare, Oaktree e RedBird puntano a generare un salto di ricavi stimato in almeno 200 milioni annui a partire dal 2032. Domani sera sarà il primo derby della Madonnina “da padroni di casa” di San Siro per entrambi, in una partita che è simbolo non solo di rivalsa sportiva, ma anche dell’affermazione di una nuova era di proprietà americana nel calcio milanese.
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