Inter e Milan scelgono l'architetto per il nuovo stadio

Norman Foster è l'architetto scelto da Inter e Milan per la realizzazione del nuovo stadio nell'area di San Siro e lavorerà con lo studio Manica. La scelta è ricaduta sul britannico dopo aver valutato 13 studi e una prima selezione di 5 studi. Un nome non nuovo in casa rossonera: Fester infatti era già stato individuato per seguire la costruzione del nuovo stadio a San Donato Milanese. A riportare il tutto è il Corriere dello Sport.

L'architetto britannico ha superato la concorrenza di Herzog & De Meuron, BDP Pattern, Bjarke Ingels e Populous. Quest'ultimo aveva progettato La Cattedrale, nel precedente progetto legato al nuovo stadio di Milano.

Tra gli stadi più importanti progettati da Norman Foster c'è il nuovo Wembley e quello di Lusail, che ha ospitato la finale del Mondiale di Qatar 2022 tra Argentina e Francia. L'architetto britannico ha lavorato anche fuori dallo sport, progettando edifici per aziende di grande importanza, aeroporti e musei.

Prima di vedere all'opera Norman Foster, Inter e Milan dovranno completare l'acquisto dello stadio Meazza e dell'area di San Siro, in modo da oltrepassare il vincolo sul secondo anello dell'attuale impianto milanese. Un acquisto da definire entro l'estate. La Gazzetta dello Sport sottolinea che le due società puntano a consegnare successivamente il progetto per il nuovo stadio entro la prima metà del 2026.

Proprio sul tema stadio è intervenuto anche Beppe Sala, sindaco di Milano, durante una chiacchierata ai microfoni di RTL 102.5.

"Sullo stadio continuiamo a lavorare e alla fine sarà una questione di soldi, come è normale ce sia. Io voglio favorire il fatto che i club rimangano a San Siro, a Milano. Non voglio regalare niente a nessuno, c'è un'accusa e ricorso sul fatto che stiamo regalando le aree, e che il Comune di Milano potrebbe ricavare più soldi dalle aree. Lo dico io, certo che potrebbe farlo, basta che dica non c'è più lo stadio ma ci sono tante residenze. Se la vendi per le residenze l'area te la comprano ad un prezzo più alto".

"Ma noi non vogliamo che Inter e Milan vadano a San Donato o a Rozzano, rimane il fatto che io amo il mio lavoro ma c'è uno che fa le cose e dieci che fanno ricorso".