Impresa della Cremonese a San Siro: una magia di Bonazzoli gela il Milan, 1-2

Il Milan riparte da Allegri, da un nuovo ciclo e da tanta curiosità per i nuovi arrivi (Modric in primis, subito in campo) oltre che per un assetto tattico che si preannuncia quantomai fluido, un 4-3-3 leggibile anche come 3-5-2 in base ai momenti. Gimenez subito pericoloso, tiro dalla breve distanza deviato da un difensore in corner. A provarci è poi Estupinan con una botta di sinistro da lontano: tentativo pregevole che sfila sul fondo di poco.
La Cremonese risponde e sfiora il clamoroso vantaggio: Maignan salva tutto su Bonazzoli dopo un errore di Pavlovic in disimpegno. Un vantaggio che arriva al 29' con Baschirotto, di testa, capace di sfruttare un cross di Pezzella anticipando Pavlovic. Il pari rossonero arriva agli ultimi secondi del primo tempo: Estupinan entra in area, fa partire un cross preciso per Pavlovic che di testa supera Audero. Il gol a fine primo tempo galvanizza il Milan, che cerca il vantaggio in avvio di ripresa: Tomori ci prova, tiro strozzato e Audero blocca.
Modric prova a accendere la luce, avvia una ripartenza con un colpo di tacco e poi conclude col destro: Audero para e si ripete poi sul sinistro di Pulisic. Nel miglior momento rossonero arriva però il nuovo vantaggio ospite: ancora cross di Pezzella, sforbiciata pazzesca di Bonazzoli per l'1-2. Un nuovo svantaggio rossonero del tutto inatteso, tale da spegnere l'assalto del Milan: nel finale ci prova Saelemaekers ma non riesce a evitare la sconfitta.
La chiave tattica
Quello rossonero è un 4-3-3 in avvio, Tomori agisce effettivamente largo a destra e Saelemaekers più ala che non quinto. Modric in cabina di regia, di base, ma tanti avvicendamenti con Fofana nell'abbassarsi o nel cercare la profondità, per togliere punti di riferimento. La Cremonese prova a partire in contropiede ma trova la pronta risposa della difesa rossonera, Gabbia in primis. I grigiorossi prendono fiducia attorno alla mezzora e, anche al di là delle suddette ripartenze, si rivelano pienamente in partita e capaci di far male alla difesa rossonera (complici errori individuali del Milan).
Il vantaggio grigiorosso dà fiducia agli uomini di Nicola, capace di gestire anche il possesso con maggiore serenità, il Milan dal canto proprio - pur alzando il baricentro - si perde sulla trequarti e nelle giocate chiave. Il gol di Pavlovic dà la spinta per la ripresa rossonera: assalto del Milan guidato da un Modric ispirato e dagli inserimenti delle mezzali. Dopo il nuovo vantaggio della Cremonese Allegri si gioca la carta Chukwueze, spostando Saelemaekers come laterale difensivo. Più che un problema tattico il discorso sembra mentale: il gol preso nel miglior momento spegne la spinta rossonera e ridà fiducia alla Cremonese, capace poi di abbassare i ritmi nel finale per portare in fondo l'impresa.
L'episodio del match
Un episodio tanto cruciale quanto apprezzabile a livello tecnico: col Milan proiettato in avanti, per un vero e proprio assalto nella ripresa, la Cremonese trova il nuovo vantaggio e lo fa con una sforbiciata di Bonazzoli che gela San Siro e lascia a bocca aperta i compagni di squadra (da sottolineare anche il recupero di Baschirotto e il cross di Pezzella, ancora lui).
Il migliore in campo
Baschirotto - Tante prestazioni degne di nota nella Cremonese, partendo da Bonazzoli col suo eurogol senza dimenticare il doppio assist di Pezzella. Si sottolinea però la prestazione di un Baschirotto decisivo sia in difesa che in proiezione offensiva: il gol del vantaggio gli dà modo di esultare mostrando i muscoli, muscoli mostrati poi sul campo col recupero su Gimenez che conduce al definitivo 2-1.
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