Il ruolo ideale, la concorrenza e Ibrahimovic come idolo: Juve, parla Openda

Le parole del belga in conferenza stampa, la prima come calciatore della Juve
Openda
Openda / VIRGINIE LEFOUR/GettyImages
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Anche Lois Openda, dopo Edon Zhegrova, si è presentato come nuovo calciatore della Juventus in conferenza stampa: l'attaccante arrivato dal Lipsia, dopo il mancato ritorno di Muani, ha parlato delle proprie caratteristiche, del percorso in bianconero che si prepara a intraprendere e del possibile esordio contro l'Inter. Questo quanto affermato dal belga:

Su Juve-Inter: "Mi aspetto una partita intensa e dura, sono pronto a far parte della squadra e a giocare" riporta Tuttosport.

Ruolo preferito: "Il numero nove, ho sempre giocato lì, poi mi piace muovermi a destra e a sinistra"

Perché ha scelto la Juve e a chi si ispira: "La Juve è uno dei grandi club, quando ho parlato con Comolli è stato semplice accettare. Qualche fonte di ispirazione? Ci sono stati tanti top player, ad esempio Zlatan Ibrahimovic".

L'infortunio di Bremer: "Dopo la partita gli avevo mandato dei messaggi, ora avremo la possibilità di parlarmi, è una grande persona".

La Serie A: "In questo campionato nulla è facile, è tutto molto compatto e le difese sono forti. Posso portare la mia velocità, sono pronto a fare del mio meglio e per vincere subito contro l'Inter."

Se ha parlato con Tudor: "Sì sa che mi piace fare il 9, ma posso giocare anche in altre posizioni, sono flessibile. Qualunque posizione vorrà mettermi, sarò lieto di farlo".

Se questa è tappa più importante: "Sì certo, in ogni campionato ho imparato, ma questo è il club migliore per migliorare. Sono molto contento e non vedo l'ora di cominciare questa nuova stagione.

Su cosa vuole crescere e sulla concorrenza: "Penso che devo lavorare su alcune aspetti per diventare più completo. Concorrenza? Ne sono consapevole, qui ci sono un sacco di attaccanti ed è chiaro che non giocherò tutte le partite e siamo pronti a entrare in campo quando necessario. Così siamo spronati al massimo".

Reagire agli errori: "A questo livello è importante recuperare subito e andare avanti, per garantire ottime prestazioni. Ho una famiglia che mi sostiene e sono in ottima salute mentale. Se non segno l'importante è dare il contributo per la squadra".

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