Il ruolo cruciale dei cambi a disposizione per la crescita del Milan

L'era dei cinque cambi ha fatto sì che, ancor di più di quanto accadesse in precedenza, la qualità della panchina divenisse cruciale per valutare il livello complessivo di una rosa: un aspetto che, più di altri, permette al Milan di sentirsi effettivamente cresciuto rispetto alla stagione scorsa o rispetto al recente passato più in generale.

Una panchina che vale: dati incoraggianti

L'idea di Allegri, quella di aver sancito un innalzamento di livello grazie all'ultimo mercato estivo, trova appunto conferma nel valore dei calciatori in grado di fare la differenza da subentranti: contro il Bologna, infatti, il tecnico ha puntato nella ripresa su Nkunku, Pulisic, Ricci e De Winter, elementi che - sottolinea La Gazzetta dello Sport - valgono complessivamente 98 milioni di euro.

Altri rossoneri come Odogu e Athekame (costati complessivamente 20 milioni circa) sono rimasti in panchina ma è evidente che le risorse a disposizione del tecnico livornese, anche al di là di chi è sceso in campo dall'inizio, fossero degne di nota. L'impatto dei subentrati è stato importante e Allegri sa quanto questo aspetto sia cruciale: la rivoluzione rossonera si è mossa anche da questa volontà, elevare il livello medio rispetto alla scorsa stagione.

Il valore dei calciatori rimasti in panchina nelle prime tre giornate rappresenta proprio questo passo in avanti rispetto al 2024/25, I rientri di Leao e di Jashari renderanno ancor più evidente il peso di chi resterà fuori, pensando sì alla valutazione dei calciatori - dal punto di vista economico - ma soprattutto considerandone il potenziale impatto a livello tecnico. Una situazione che a centrocampo, chiaramente, è ancor più palese e regala una scelta più che mai ampia ad Allegri, con la necessità di lasciare in panchina elementi di grande spessore.