Il rapporto conflittuale tra il Milan e la Coppa Italia

  • 9 secondi posti e 5 trofei per il MIlan
  • Un albo d'oro in cui figura in 7ª posizione
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FBL-ITA-CUP-JUVENTUS-MILAN-FINAL / ISABELLA BONOTTO/GettyImages
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È lecito chiedersi come sia possibile. Riflettere sul perché il Milan, terza squadra d'Italia per numero di Scudetti (19), seconda alle spalle del Real Madrid per numero di Champions League/Coppa dei Campioni (7 vittorie in 11 finale), sia così indietro nell'albo d'oro della Coppa Italia. Una competizione assegnata per la prima volta nel 1922 (al Vado) e giocata quasi ininterrottamente con uno stop di soli 15 anni dal 1935 ad oggi; una Coppa giunta comunque alla sua 78ª edizione.

Nell'albo d'oro che compone le 77 precedenti il Milan figura soltanto al 7º posto, preceduto dalla Juventus, da Inter e Roma, e ancora da Lazio, Fiorentina e Milan, e in condivisione con il Torino. I rossoneri comandano invece la triste classifica delle Finali perse, o più in generale dei secondi posti ottenuti, considerando il formato variabile della competizione.

L'albo d'oro della Coppa Italia

  • 15 - Juventus
  • 9 - Roma
  • 9 - Inter
  • 7 - Lazio
  • 6 - Fiorentina
  • 6 - Napoli
  • 5 - Milan
  • 5 - Torino

L'albo dei secondi posti della Coppa Italia

  • 9 - Milan
  • 8 - Roma
  • 8 - Torino
  • 7 - Juventus
  • 6 - Inter
  • 5 - Fiorentina
  • 5 - Atalanta
  • 4 - Napoli
  • 3 - Lazio

Le 9 sconfitte del Milan in Finale di Coppa Italia

  • 1942: Juventus-Milan 1-1; 4-1
  • 1968: Torino 9 pt, Milan 7 pt*
  • 1971: Torino-Milan 5-3 d.c.r.*
  • 1975: Fiorentina-Milan 3-2
  • 1985: Sampdoria-Milan 1-0; 2-1
  • 1990: Juventus-Milan 0-0; 1-0
  • 1998: Lazio-Milan 0-1; 3-1
  • 2016: Juventus-Milan 1-0 d.t.s.
  • 2018: Juventus-Milan 4-0

Il dato che salta subito all'occhio, oltre alle 14 volte (che diventeranno 15 domani sera) in cui il Milan ha giocato una Finale, è la varietà di squadre contro cui è maturata una sconfitta. 9 volte e contro 5 squadre diverse, ma soprattutto in ogni modalità possibile. I rossoneri hanno perso finali in gare di andata e ritorno, sia dopo aver pareggiato che dopo aver vinto l'andata; hanno perso subendo una rete ai tempi supplementari e ancora si sono arresi ai calci di rigore di uno spareggio, quando la Coppa Italia aveva un format totalmente diverso.

Si tratta delle due edizioni con l'asterisco (*) risalenti al 1968 e al 1971. In entrambi i casi a sorridere fu il Torino, dopo un girone all'italiana fra le quattro squadre vincitrici dei Quarti di Finale; un'ultima fase disputata a partire da metà giugno, a campionato terminato e con gare ogni tre giorni. Nel 1971 la parità di punti finale fra Torino e Milan propose uno spareggio da disputare in gara secca al Ferraris di Genova, che terminò 0-0 fra tempi regolamentari e supplementari e che venne risolta soltanto ai calci di rigore in favore dei granata. L'esperimento della Coppa Italia con questo formato durò 4 stagioni (dal 1968 e al 1971), con il Milan sconfitto sia nella prima che nell'ultima edizione.

Il presente e il digiuno da oltre 20 anni

Il Palmarés delle Coppe Italia del Milan è comunque scarno da troppo tempo. Quattro successi in 10 anni (1967, 1972, 1973 e 1977), e un digiuno di 26 prima dell'ultima vittoria rossonera nel 2003, dal quale sono intanto trascorsi altri 22 anni (e solo due finali perse, 2016 e 2018). Dopo 7 stagioni il Milan è riuscito a tornare in Finale di Coppa Italia e ora deve provare ad abbattere una maledizione che sembra riguardare solo questa competizione.

Dal 2003 i rossoneri si sono infatti fregiati di 3 Scudetti, 4 Supercoppe italiane, una Champions League, una Supercoppa Uefa e una Coppa del Mondo per Club, ma non sono mai più riusciti ad alzare quel trofeo che nel frattempo ha cambiato diversi nomi passando da TIM Cup, a Coppa Italia Coca-Cola, e ancora da TIMVISION Cup a Coppa Italia Frecciarossa. Quella in programma domani sera sarà quindi un'occasione unica per il Milan non solo per accedere direttamente alla prossima Europa League, ma per iniziare la rimonta in un albo d'oro in cui la storia rossonera mostra una sfortuna che dura ormai da quasi mezzo secolo.

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