Il rapporto con Allegri, il caso Rowe e la scelta di andare al Milan: parla Rabiot

Il Milan ha dato vita a un'estate particolarmente movimentata sul mercato e il centrocampo, soprattutto, ha regalato diverse novità e colpi importanti: l'ultimo in ordine di tempo è quello che ha riportato Adrien Rabiot in Italia, agli ordini di Allegri. Il centrocampista francese si è presentato come nuovo calciatore del Milan, in conferenza stampa. Queste le sue parole:
Se è pronto per giocare: "Certo, sono pronto, sono allenato. Sono qui per dare una mano, se il mister mi mette in campo farò di tutto per aiutare la squadra a vincere" riporta MilanNews.
Rapporto con Allegri: "Abbiamo condiviso tanto, mi sono trovato subito bene con lui alla Juve. Ha la mentalità giusta per vincere, vive per il calcio, come me. Abbiamo un grande feeling, anche quando è andato via dalla Juve abbiamo continuato a parlare e ci siamo anche visti. Prima di essere un grande allenatore, è una grande persona".
Prime impressioni: "Ho avuto buone sensazioni, è un gruppo che ha voglia di vincere e giovani con voglia di imparare. Abbiamo un mister esperto. Mi sono trovato subito bene in allenamento, l'ambiente è positivo, ho trovato grande disponibilità da parte di tutti, sono stati tutti gentili anche con la mia famiglia".
Perché ha scelto il Milan: "E' stato fatto tutto negli ultimi giorni di mercato. Ho parlato con Allegri quando è arrivato al Milan, ma avevo un contratto con il Marsiglia. Poi quando è successo quello che è successo al Marsiglia il mister mi ha richiamato, mi ha raccontato il progetto e alla fine è andato tutto veloce. Siamo riusciti a chiudere questa trattativa".
Se ha sentito qualche rossonero o ex: "Maignan mi ha parlato bene del Milan, anche Theo mi ha detto che mi sarei trovato bene perché è una grande famiglia. Allegri ha già lavorato qui, è molto legato al club. Non voglio dire che mi hanno convinto perché parliamo di un grande club, ma è importante comunque avere un feedback da chi è qui o è già stato qui. Mi hanno parlato tutti bene del Milan. Sono sicuro che ho fatto la scelta giusta".
Cosa rappresenta questa tappa: "Al PSG ho vinto tanto, alla Juventus ho giocato tanto. Al Marsiglia ho fatto un anno al top. Voglio continuare ad avere fame di vincere e di fare gol e assist. Voglio anche aiutare i più giovani, qui ce ne sono tanti. Sono qui per aiutare il Milan a tornare a vincere e a fare grandi cose. La scorsa stagione è stata brutta per il Milan, che deve lottare sempre per vincere trofei. Porto la mia leadership e il mio carattere. Venire qui è stata la scelta giusta. Vogliamo tornare a giocare la Champions il prossimo anno".
Niente Champions: "Giocare nel Milan è più importante che giocare la Champions in altre squadre che non possono puntare a vincere o andare avanti. Ho preferito venire qui con il progetto del mister e avere il prossimo anno una squadra forte che possa lottare in Champions. Non solo giocarla, magari non vincerla perché è difficile, ma avere l'ambizione di fare grandi cose. Potevo andare in altri club che facevano la Champions, ma il progetto di Allegri mi ha convinto a venire qui".
Allegri ha detto se sarai titolare? "Non mi ha detto ancora nulla (sorride, ndr). Ovviamente io ci spero, ma decide il mister. Allegri mi ha chiamato in estate, ma ero sotto contratto con il Marsiglia. Poi mi ha richiamato quando è successo quella cosa a Marsiglia. Non abbiamo ancora avuto il tempo per parlare bene, ma lo conosco bene, so come lavorano lui e lo staff, quindi sono pronto".
Incontro con Rowe: "Con lui non c'è nulla di speciale, ci siamo mandati dei messaggi dopo che lui è andato al Bologna e io al Milan. Ci vedremo domenica a San Siro, sarà anche bello vederlo. Lui è un bravo ragazzo. Quello che è successo a Marsiglia è una cosa che può succedere ovunque, non ha cambiato il nostro rapporto. Sarò contento di vederlo e anche per lui sarà così".
Il livello della rosa: "Ci sono giocatori esperti e giovani, ci sono stati cambiamenti, non è facile creare un gruppo in poco tempo, ma cercheremo di farlo. C'è grande qualità in questa squadra, c'è la giusta mentalità. Poi sarà il campo a parlare, ma io sono fiducioso. Abbiamo giocatori come Modric che ha grande esperienza. In nazionale ho parlato con Mbappè di Modric e mi ha detto che è una grande persona. Dovremo conoscerci meglio tutti, ma ho trovato serenità e tanta voglia di lavorare e fare bene. La base è buona".
Lotta Scudetto: "Sono qui per fare grandi cose e vincere lo scudetto. Se uno viene al Milan è per vincere. Io farò di tutto per aiutare la squadra ad arrivare in alto. A febbraio e marzo vedremo dove saremo, ora dobbiamo pensare solo a lavorare e seguire il mister che sa come si gestisce un club così. La Juve ha preso giocatori forti in avanti, è una delle pretendenti per lo scudetto".
Il ruolo: "Posso fare tutti i ruoli in mezzo. Con De Zerbi ho giocato anche più alto. Posso fare tutto, poi dipende come decide di giocare il mister. Nel 5-3-2 il mio ruolo preferito è mezzala sinistra, posso giocare anche in un centrocampo a due o alle spalle della punta. Non ho parlato ancora bene con il mister, ma sono disposto a giocare ovunque".
Obiettivo di gol: "L'ultimo anno nella Juve ho fatto 10-11 gol, così come l'anno scorso al Marsiglia. Mi piace fare gol e assist. L'anno scorso ho fatto dieci gol senza giocare le coppe, proverò a ripetermi. Il mister mi spinge ad andare avanti ed essere protagonista con gol e assist. Voglio fare almeno dieci gol come l'anno scorso, poi se potrò farne di più meglio. Negli ultimi anni, parlando con Allegri e De Zerbi, mi hanno convinto che posso essere quel giocatore bravo ad inserirsi in area e fare gol".
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