Il percorso dell'Italia verso i Mondiali: cosa serve per il primo posto e per i playoff

Le speranze dell'Italia fra primo, secondo posto e differenza reti.
Italy v Estonia - FIFA World Cup 2026 Qualifier
Italy v Estonia - FIFA World Cup 2026 Qualifier / Mattia Ozbot/GettyImages
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La reazione della Nazionale con Gennaro Gattuso in panchina. L'Italia esce dal doppio confronto di settembre con più elementi positivi che negativi e la sensazione di aver momentaneamente rimesso in safe zone una questione qualificazione apparsa fortemente in bilico dopo le prime giornate. 6 punti e 10 gol segnati a fronte di 4 subiti, tutti nella seconda sfida contro Israele in campo neutro.

L'aggancio in classifica al secondo posto proprio alla formazione di Ben Shimon e lo sguardo ricco di speranza verso il primo, occupato dalla Norvegia. Al prossimo Mondiale, in programma nell'estate 2026 nel continente americano, parteciperanno 16 Nazionali europee, di cui 12 coincidenti con le vincitrici dei 12 raggruppamenti delle qualificazioni e 4 provenienti dai Playoff a cui accederanno le seconde classificate di ogni gruppo e le quattro squadre con il miglior ranking UEFA Nations League finite fuori dalle prime due posizioni.

Ad oggi, il primo obiettivo azzurro è chiaro: provare a riprendere la Norvegia in vetta alla classifica. Per farlo servirà superare Haaland e compagni nello scontro diretto in programma in casa il prossimo 16 novembre e vincere tutte le altre partite sperando in un passo falso della formazione scandinava. Passo falso che non si rivelerebbe necessario nel caso in cui gli azzurri continuassero ad aumentare la propria differenza reti. Dopo il doppio confronto di settembre l'Italia è salita a +5, superando Israele al secondo posto (+4) e diminuendo la distanza dalla differenza reti della Norvegia (+11). 6 gol non sono pochi da recuperare in 4 partite, motivo per cui, soprattutto contro Estonia e Moldavia, gli azzurri non possono frenare il proprio impeto realizzativo.

Se l'obiettivo principale è quello di provare a evitare dei Playoff che scomodano terribili ricordi nei tifosi azzurri, tenere a distanza Israele è necessario per evitare di ritrovarsi anche senza questa possibilità. La formazione di Gattuso dovrà affrontare gli scontri diretti più importanti nei propri confini e, considerando l'articolazione del calendario, che prevede la sfida con la Norvegia come ultimo appuntamento del percorso, le sorti del girone potrebbero decidersi o essere già decise anche prima di tale appuntamento.

La classifica attuale nel girone I

  1. Norvegia - 12 (+11)
  2. Italia - 9 (+5)
  3. Israele - 9 (+5)
  4. Estonia - 3 (-8)
  5. Moldavia - 0 (-12)

Israele ed Estonia hanno una gara in più, mentre l'Italia, dopo la sfida di stasera fra Norvegia e Moldavia, sarà l'unica del gruppo con una partita in meno disputata.

I criteri in caso di arrivo a pari punti

Occorre segnalare che, nonostante il netto 3-0 con il quale l'Italia è uscita sconfitta all'esordio di giugno in casa della Norvegia, non sarà necessario superare la selezione di Solbakken almeno con lo stesso risultato nel match di ritorno. Il criterio principale per stabilire la classifica in caso di arrivo a pari punti è infatti quello della differenza reti generale (es. l'Italia potrebbe imporsi 1-0 sui norvegesi e poi aggiustare la differenza reti vincendo 10-0 con Moldavia ed Estonia per ridurre il gap).

  • Differenza reti generale
  • Gol fatti nel girone
  • Punti negli scontri diretti
  • Differenza reti negli scontri diretti
  • Gol fatti negli scontri diretti
  • Gol fatti in trasferta negli scontri diretti

I prossimi impegni dell'Italia

  • Estonia Italia, 11 ottobre 2025 
  • Italia-Israele, 14 ottobre 2025 
  • Moldavia-Italia, 13 novembre 2025
  • Italia-Norvegia, 16 novembre 2025

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