Il pagellone del calciomercato estivo delle 20 squadre di Serie A

Che voto dare al mercato dei club italiani?
Milan
Milan / Jonathan Moscrop/GettyImages
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È finito, per la felicità di allenatori e dirigenze che sperano nella chiusura del prossimo (tra un anno) prima dell'inizio del campionato. Il calciomercato estivo 2025 si è concluso alle ore 20:00 italiane per la Serie A, che ha già in archivio due giornate e che si prepara, colpi dalla lista svincolati e cessioni verso mercati ancora aperti permettendo, a svilupparsi nei prossimi 9 mesi. Come ogni inizio di settembre, proviamo a dare qualche voto puramente soggettivo e frutto di opinioni personali. Ecco il pagellone delle 20 squadre del massimo campionato italiano 2025-26.

Il pagellone del mercato estivo

Un mercato quasi alla pari per quanto riguarda entrate e uscite, la forza di trattenere Ademola Lookman nonostante la pressione del giocatore e il nome di Nikola Krstovic come sostituto di Retegui (oltre al rientrante Scamacca). La scommessa principale dell'Atalanta è forse l'arrivo in panchina di Ivan Juric dopo un anno tragico e come erede del ciclo Gasperini. 6 per la Dea. Leggermente insufficente, 5.5, invece un Bologna che ha venduto due pezzi pregiati come Beukema e Ndoye senza reinvestire tutto il denaro incassato e compiendo colpi soltanto in parte convincenti. Zortea e Rowe quelli che attraggono maggiormente, Immobile e Bernardeschi i parametri zero da rivalutare. Ci si attendeva di più soprattutto nel pacchetto arretrato.

Ciro Immobile
Immobile / Ivan Romano/GettyImages

Stesso voto, 5.5, per un Cagliari che si è rinnovato poco, confermando attraverso il riscatto gran parte della rosa della passata stagione, ma cedendo punti fermi come Zortea e Piccoli, trascinatori della salvezza tranquilla raggiunta con Nicola. Molti nomi nuovi nel ruolo di attaccante come Sebastiano Esposito, Semih Kilicsoy, Gennaro Borrelli e addirittura Andrea Belotti nelle ultime ore di mercato. 3 unità in più per un Como da 9 nel calciomercato estivo. La squadra di Fabregas ha rinforzato continuamente quasi ogni reparto, andando in doppia cifra di acquisti e superando i 100 milioni investiti, con un occhio sia all'età anagrafica sia alle occasioni (Morata in prestito e Diego Carlos svincolato). Sarà compito del giovane tecnico spagnolo mettere ordine in una rosa molto affollata.

È arrivata per ultima nella Serie A 2025-26 e ha stupito con un mercato talmente caotico che sarà difficile non trovare i giocatori adatti a lottare con fiducia verso la salvezza. 7 la Cremonese di Nicola che oggi conta una rosa da oltre 30 giocatori, con alcuni nomi che stuzzicano il palato dei tifosi. Dal 38enne Jamie Vardy al giovane Jeremy Sarmiento del Brighton, fino a quelli che hanno già inciso nelle prime due di Serie A come Baschirotto, Pezzella, Terracciano, Zerbin o Sanabria. Saliamo con una Fiorentina da 7.5. Le idee Piccoli e Dzeko convincono in un reparto offensivo dove sono presenti anche Moise Kean e Albert Gudmundsson; Nicolussi Caviglia, Sohm e Fazzini piacciono in un reparto che aveva bisogno di rinnovamento. Piccola nota stonata l'arrivo di pochi nomi affermati nel parco difensori. Benino il Genoa di Patrick Vieira, che si è confermata una squadra ostica già nelle prime uscite. Le entrate hanno registrato un +52 milioni non diminuito dalle uscite, considerando che il mercato del Grifone è stato svolto praticamente senza costi (ad esclusione degli ingaggi). Ottimo l'arrivo di Ostigard nella retroguardia, intriganti Carboni, Gronbaek e Stanciu sulla trequarti, da valutare Colombo come riferimento centrale, 5.5 totale.

Edin Dzeko
Dzeko / Gabriele Maltinti/GettyImages

Passiamo ai pesi massimi, dai quali ci aspettavamo qualcosa in più sia in riferimento ai nomi che alle tempistiche. L'Inter, sul cui 6 incide anche la scelta di affidare la panchina a Cristian Chivu, ha accolto cinque nuovi calciatori in cambio di 80 milioni di euro usciti dalle casse nerazzurre. La conferma del blocco rosa è un fattore positivo, ma tra i nuovi arrivati Sucic, Bonny, Diouf, Luis Henrique e Akanji, soltanto il primo sembra candidarsi come titolare a lungo termine. A rilento il mercato di una Juventus che come nuovi volti avrà Jonathan David, Joao Mario, Edon Zhegrova e Lois Openda. Nomi indubbiamente validi, ma con i quali Igor Tudor riuscirà a lavorare al completo soltanto da metà settembre (escluso Jonathan David arrivato prima del ritiro). ll mancato arrivo di un centrocampista centrale abbassa il voto complessivo a 6.5. Poco da dire su una Lazio il cui mercato in entrata è consistito nel tesserare a titolo definitivo alcuni dei calciatori presi in prestito nella passata stagione e nell'accogliere qualche rientro che si rivelerà fondamentale nello sviluppo della stagione, anche soltaanto a livello numerico (Cancellieri e Cataldi), senza voto.

Leggermente insufficiente, 5.5, il mercato di un Lecce che sarà guidato da Eusebio Di Francesco nella corrente stagione di Serie A. Gli addii di Baschirotto e Krstovic, evidenti protagonisti della permanenza, incidono sulla valutazione finale; i tanti arrivi da campionati meno in voga incuriosiscono come al solito e la differenza potrebbero segnarla i nuovi riferimenti offensivi Camarda e Stulic. Al Milan diamo 7, e potrebbe essere un voto con cui molti non saranno d'accordo. L'arrivo di Massimiliano Allegri, senza coppe europee, fornisce qualche garanzia dopo la travagliata stagione con Fonseca e Conceiçao e la spesa di oltre 160 milioni di euro sul mercato rinforza diversi reparti. In difesa De Winter conosce già il campionato ed è un buon prospetto, mentre Athekame ed Estupiñan dovranno ambientarsi (l'arrivo di Joe Gomez avrebbe alzato il voto) e a centrocampo i nomi sono così tanti da offrire valide soluzioni all'addio di Reijnders (Rabiot, Modric, Ricci e Jashari). Nkunku e la permanenza di Santiago Gimenez dopo le tanti voci offrono buone soluzioni anche in avanti.

Adrien Rabiot
Rabiot / Neal Simpson/Allstar/GettyImages

9.5 per la protagonista del calciomercato Napoli dall'inizio alla fine. Un voto che cresce dalla notizia della conferma di Antonio Conte e si impenna con un arrivo in porta per l'alternanza con Meret (V. Milinkovic-Savic), tre acquisti per la difesa (Beukema, Marianucci e Miguel Gutierrez), due per il centrocampo (De Bruyne ed Elmas) e tre per l'attacco (Lucca, Hojlund e Lang). Spicca la tempestività dell'arrivo del danese dal Manchester United dopo l'infortunio occorso a Romelu Lukaku e per la permanenza di tutti i principali protagonisti della passata stagione (fatta eccezione per Raspadori).

Male, 5, un Parma che dal nostro punto di vista poteva agire meglio considerando gli introiti di circa 80 milioni derivanti principalmente dalle cessioni di Leoni, Bonny, Sohm e Mihaila. La rosa di Cuesta è stata rinnovata con tanti giovani e con gli arrivi negli ultimi giorni disponibili di Patrick Cutrone e Gaetano Oristanio. Sufficiente, 6, il neopromosso Pisa, che con la Roma in casa e con l'Atalanta in trasferta è apparso un club molto difficile da misurare. Gilardino sembra aver toccato le corde giuste e il mercato si è sviluppato principalmente sulla formula del prestito (oneroso o gratuito a seconda dei casi). Meister l'acquisto a titolo definitivo apparso in ottima forma, Nzola, Cuadrado, Stengs, Lorran ed Aebischer le altre operazioni più interessanti.

Rasmus Hojlund, Andre Onana
Hojlund / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

7 per una Roma dal voto buono e che potrebbe generare pareri contrastanti. L'apertura dell'ipotetico ciclo Gasperini incide direttamente, così come la permanenza di calciatori di valore assoluto come Mile Svilar e Manu Koné. Il prestito di Evan Ferguson ha fornito segnali importanti e l'avvio di Wesley all'esordio è stato da sogno. Da valutare Ghilardi, Ziolkowski ed El Aynaoui che contribuiscono ad allungare la rosa insieme a Bailey e Tsimikas. Manca un interprete offensivo di piede destro alla Sancho, per lungo tempo aspettato dai giallorossi. Da 6.5 il Sassuolo di Fabio Grosso, che ha piazzato diversi colpi in tutti i reparti, rinnovandosi per puntare a una salvezza tranquilla. Trattenere Berardi e Laurienté e riaccogliere Pinamonti sono segnali importanti, Nemanja Matic è un arrivo di spessore nonostante l'età, Idzes e Candè sono tra i migliori interpreti della passata stagione del Venezia, e Ismael Koné può essere una bella presa in prospettiva nonostante l'esordio.

Poco più che sufficiente, 6.5, un Torino che ha accolto diversi nuovi interpreti, a partire dall'allenatore ex Lazio Marco Baroni. Israel il sostituto da valutare di Milinkovic-Savic fra i pali, Ismajli e Nkounkou gli unici due nuovi in un reparto difensivo che avrebbe avuto bisogno di più soluzioni. A centrocampo ottimi gli arrivi di Asllani e Anjorin, e in avanti Ngonge, Simeone e Aboukhlal sembrano buoni acquisti. Scendiamo di un'unità con l'Udinese, il cui mercato ci sentiamo di valutare con un 5.5 nonostante la vittoria a sorpresa di San Siro contro l'Inter. Gli addii di Lucca e Thauvin pesano e la domanda è se uno tra Buksa e Zaniolo riuscirà ad ereditare l'importanza del numero 10. Goglichidze è un acquisto intelligente, mentre sono vere incognite i 18enni Miller e Gueye. Chiude il Verona di Paolo Zanetti con un 5 derivante dai troppi addii cruciali e dalla mole di nuovi calciatori che la società ha affidato al tecnico snaturando in parte la rosa. Tchatchoua, Coppola, Ghilardi e Duda le uscite principali, Al-Musrati, Bella-Kotchap, Nelsson e soprattutto Gift Orban gli arrivi con il valore di mercato transfermarkt più alto.

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