Il montepremi della Supercoppa 2025-26: i guadagni per Inter, Milan, Napoli e Bologna

Ryad si prepara a ospitare la Supercoppa Italiana 2025-26, competizione in cui si ripropone il format della final four con due semifinali e una finalissima, tutte in gara secca. Inter, Milan, Napoli e Bologna stanno raggiungendo l'Arabia Saudita, dove non solo si contenderanno l’ultimo trofeo dell’anno solare, ma anche il ricchissimo montepremi che rende la trasferta nel deserto estremamente appetibile anche dal punto di vista economico. Le quattro partecipanti – il Napoli campione d’Italia, il Bologna vincitore della Coppa Italia, l’Inter seconda in campionato e il Milan finalista di Coppa – puntano a chiudere il 2025 alzando un trofeo e, allo stesso tempo, a massimizzare gli introiti.

Il montepremi e la ripartizione dei ricavi

Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, la Supercoppa garantirà infatti alla squadra vincitrice un incasso complessivo di 11 milioni di euro: 9,5 milioni per il successo nel torneo più altri 1,5 milioni legati a un’amichevole con la vincitrice della Supercoppa saudita. La finalista sconfitta in finale porterà a casa 6,7 milioni, mentre le due eliminate in semifinale incasseranno 2,4 milioni ciascuna. Prevista anche una redistribuzione minore per le restanti squadre di Serie A, con circa 2 milioni complessivi da suddividere tra i club rimasti in Italia.

Stato di forma e incognite

Ad affrontarsi sono le tre squadre che si stanno contendendo lo Scudetto in campionato e una che gioca il calcio più propositivo del nostro paese. Tuttavia, i loro momenti sono delicati: quella messa peggio è sicuramente il Napoli, provato dagli infortuni che hanno compromesso tenuta fisica e mentale, ma felice di ritrovare Lukaku; il Milan spera di recuperare Leao e Fofana, mentre l'Inter dovrà rinunciare a Dumfries ma potrà fare affidamento su Calhanoglu per provare a chiudere con un nuovo trofeo in bacheca un 2025 nefasto; il Bologna infine, alla sua prima partecipazione in Supercoppa, è l'outsider che dovrà fare a meno di leader come Skorupski e Freuler. Ognuna con i propri problemi, tutte con un obiettivo comune: vincere e battere cassa.