Il caso Gimenez riapre i dubbi sulla gestione delle simulazioni: ritorna la prova tv?

Santiago Gimenez
Santiago Gimenez / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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"Gimenez accentua molto e in questa stagione abbiamo visto atteggiamenti di questo tipo, giocatori appena toccati che è come se avessero ricevuto un colpo violento". Con queste parole di Andrea De Marco, ex arbitro e attuale trait d'union tra CAN e i club di Serie A e Serie B, ha riaperto alla possibilità di gestire diversamente i casi di simulazione, ormai "abbandonati" con l'introduzione del VAR. Prima dell'ingresso della nuova tecnologia che aiuta i direttori di gara, i casi di simulazione venivano gestiti tramite la prova tv, ora quest'ultima utilizzata per i casi di bestemmie.

De Marco ha fatto capire che non è da escludere in futuro un nuovo modo di gestione delle simulazioni:

"In questi giorni la Commissione sta studiando dei provvedimenti da prendere anche in futuro per situazioni di questo tipo perché in campo ci vuole massimo rispetto e queste situazioni sarebbero da eliminare. Un certo atteggiamento non deve essere premiante, anzi a stretto giro di posta potrebbe esserci un giro di vite, già dalla prossima domenica gli arbitri eviteranno che si verifichino cose del genere".

C'è l'indiscrezione che si possa tornare alla prova tv - non da subito - per i casi di simulazione. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la sensibilizzazione a parole non ha funzionato ed è necessario trovare una soluzione per evitare altri casi Gimenez.


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