Igor Tudor sulla sconfitta contro la Lazio, il digiuno di gol e il suo futuro in bianconero

La Juventus si ferma ancora una volta allo Stadio Olimpico di Roma. È la Lazio dell'ex Maurizio Sarri a superare di misura gli ospiti grazie alla rete nel primo tempo siglata da Toma Basic. Una sconfitta che pesa su un presente già molto difficile della squadra di Igor Tudor. Le parole del tecnico bianconero nel postpartita di Dazn.
Sulla prestazione: "La squadra è entrata bene a parte lo sbaglio di Johnny. È un momento brutto e difficile. Dobbiamo restare uniti e lavorare insieme. C'è delusione, la partita è stata preparata nel modo giusto, ma manca qualcosa. In area bisogna buttarla dentro, dietro invece c'è sempre uno sbaglio di qualcuno e si perdono le partite. Ci sentiamo malissimo".
Sul digiuno di gol: "Bella domanda. Oggi ho provato con due attaccanti, abbiamo avuto occasioni con loro, poi Cisco, Kenan e quattro giocatori offensivi. Ci manca qualcosa in avanti sicuramente".
Sulla responsabilità: "Sono tutti responsabili. È sempre così. Si prova a fare meglio, bisogna restare uniti, è un momento così. Si gioca tra tre giorni e con una vittoria si può ripartire. Ci manca qualcosa da tutti i punti di vista, per fare gol servono quattro attaccanti, per stare dietro tutti i centrocampisti. Come ho detto prima non bisogna fare drammi".
Sul futuro: "Vedo che tutti fanno queste domande. Non penso a me stesso, penso a come fare e vivo nel presente. Non mi frega niente del mio futuro, mi interessa di fare quello che posso, consapevole delle problematiche che ci sono".
Sui due attaccanti: "Scelta giusta per questo momento. Kenan aveva bisogno riposo, allora ho scelto di mettere i due attaccanti. Johnny e Dusan hanno gol nelle corde, era la scelta giusta ma è mancato il gol quando siamo arrivati con i cross, con mezzala e con il quinto. Qualcuno la deve mettere sennò succede zero, poi dietro invece un piccolo sbaglio e ti castigano".
Sul cambio nel primo tempo Cambiaso-McKennie: "Non era tattico, Andrea era in difficoltà su Isaksen e quando attaccavamo c'era l'idea di terzino che difende tutta la fascia, con l'ala che andava al centro. Non mi è piaciuto come interpretava il ruolo Andrea e quindi ho deciso questo cambio qua. Andrea può fare la mezzala e McKennie l'esterno".
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