I rimpianti della Juventus di Giuntoli nel mercato in uscita

Dean Huijsen, Moise Kean e Matías Soulé i rimpianti più grandi dell'estate bianconera.
Arsenal FC v AFC Bournemouth - Premier League
Arsenal FC v AFC Bournemouth - Premier League / Crystal Pix/MB Media/GettyImages
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Se ne va una stagione, se ne apre un'altra, con la novità di parte del mercato a giugno e del Mondiale per club al quale parteciperà anche la Juventus. A due giornate dal termine la pressione sui bianconeri è ancora molto forte. La squadra di Igor Tudor è attualmente al quarto posto della classifica, distante 6 punti, due vittorie, dalla qualificazione alla prossima Champions League; un obiettivo per cui è vietato sbagliare dopo aver fallito anche nelle altre competizioni.

Si sta quindi per chiudere una stagione amara dal punto di vista dei risultati, anche rispetto a quella passata. Nell'annata 2023-24 la Juve di Max Allegri aveva centrato con largo anticipo la qualificazione alla Champions, conquistando alla fine 71 punti (uno in più rispetto alla migliore delle ipotesi della corrente) e vincendo la Coppa Italia contro l'Atalanta allo Stadio Olimpico. Poi il caos e l'addio del tecnico toscano prima del tempo, la fine di un ciclo e una promessa rivoluzione sul mercato che ha fatto e fa ancora discutere.

Dal nostro punto di vista non ha senso essere assolutisti bollando un complesso mercato fra entrate e uscite come totalmente negativo o totalmente positivo. Qualche operazione è stata legata ad altre e la necessità di cedere giocatori con cui mettere a referto plusvalenze importanti è risultata evidente in più di un'occasione. Tuttavia, con la facile lente di chi giudica a posteriori, occorre comunque domandarsi se la dirigenza non abbia compiuto scelte affrettate nel cedere calciatori di prospettiva per sostituirli con interpreti più pronti (sulla carta) o semplicemente diversi.

I tre grandi rimpianti del mercato in uscita bianconero

Dean Huijsen

15 milioni dal Bournemouth, più 3 di bonus e un 10% sulla futura rivendita. Al termine dell'operazione che sta per maturare nelle prossime settimane, la Juventus avrà incassato circa 20 milioni di euro dalla cessione di Dean Huijsen in Inghilterra. Una cifra sufficiente per giustificarne l'addio? Il 2005 è, a detta di molti, fra i più promettenti centrali difensivi in circolazione; ha già esordito con la Nazionale spagnola e si è trasformato in una colonna del Bournemouth in una delle migliori stagioni della storia del club.

Dean Huijsen
AFC Bournemouth v Tottenham Hotspur FC - Premier League / Harry Murphy - Danehouse/GettyImages

Non solo, stando a quanto riportato da Fabrizio Romano, il Real Madrid di Xabi Alonso sarebbe ormai intenzionato a pagare la clausola di 60 milioni di euro che lega il calciatore in Inghilterra, offrendogli un contratto di 5 anni e un ruolo da protagonista nei blancos. Una cessione che, nonostante l'arrivo positivo di Pierre Kalulu, avrebbe potuto attendere concedendo allo spagnolo una chances in una stagione nella quale sarebbe molto probabilmente emerso.

Matías Soulé

Quella di Matías Soulé è stata invece l'operazione globalmente più remunerativa della gestione Giuntoli. La Roma, per accogliere il 2003 argentino, ha investito oltre 25 milioni di euro più 4 di eventuali bonus. Una plusvalenza netta considerando l'arrivo nel 2020 del talento di Mar del Plata dal Velez a titolo gratuito, ma i cui rimpiazzi non hanno rispettato le attese giustificando l'addio di un giovane di prospettiva con circa un centinaio presenze fra giovanili e Juventus dei grandi, e reduce da una stagione ottima a Frosinone.

Matias Soule'
SS Lazio v AS Roma - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages

Anche per lui la società ha deciso un destino diverso, scegliendo Nico Gonzalez e Francisco Conceiçao come alternative, e ignorando un percorso di crescita che ora è estremamente visibile. Dalle prime difficoltà di ambientamento, Matías Soulé è diventato una pedina cruciale della Roma di Claudio Ranieri, ereditando con personalità il ruolo lasciato libero da Paulo Dybala a causa dell'infortuni e incidendo in maniera importante sulla rimonta europea dei giallorossi.

Moise Kean

Su Moise Kean il discorso è leggermente più articolato. L'attacante ceduto alla Fiorentina per soli 13 milioni di euro, più 5 di eventuali bonus era in scadenza di contratto con la Juventus per la quale aveva già superato quota 100 presenze. Anni ai margini e stagioni poco prolifiche, con un minutaggio ridotto rispetto alle qualità e alla voglia di protagonismo, hanno reso inevitabile una scelta fra lui e Vlahovic, portando a Firenze un attaccante con voglia di riscatto e fame di gol.

Moise Kean
Fiorentina v Torino - Serie A / Gabriele Maltinti/GettyImages

Kean in Toscana ha realizzato la sua miglior stagione a livello realizzativo e anche quella più importante per quanto concerne il minutaggio. I 17 gol in campionato lo rendono a pieno titolo l'alternativa della stagione al dominio di Retegui, con il quale si sfiderà presto per la maglia da titolare della Nazionale. L'ironia in questo caso è connessa alla sfortunata stagione di Dusan Vlahovic, che ha imposto alla società di puntare su Kolo Muani nella sessione invernale e che fa presupporre un altro grande investimento in avanti per la prossima annata.


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