I motivi dell'addio alla Lazio nel 2024 e quelli del ritorno: Sarri si racconta

L'ancora di salvezza a cui tutti in casa Lazio si aggrappano in un momento di difficoltà segnato dal mercato in entrata bloccato è Maurizio Sarri. Nell'intervista concessa al Corriere dello Sport, il tecnico toscano è tornato sull'addio ai biancocelesti nel 2024 ma ha anche spiegato cosa l'ha spinto a tornare in panchina dopo un periodo complicato dal punto di vista personale.
Sul ritorno alla Lazio:
"Sono tornato perché il percorso non era stato completato e non potevo lasciare il popolo laziale nel momento in cui ha un problema".
I motivi dell'addio nel 2024:
"Mi ero dimesso perché avevo problemi personali, non mi consentivano di affrontare i problemi del calcio per cui non riuscivo a dare quello che volevo dare. Adesso invece so di poterlo dare. Nei primi mesi di disoccupazione non mi sono occupato di calcio assolutamente, negli ultimi due-tre ho visto 1.000 partite e 1.000 giocatori e mi ritrovo col mercato bloccato".
Sugli allenatori della Nazionale che passano dal Napoli:
"A Coverciano dovrebbero rendere obbligatorio per i mister allenare almeno un anno a Napoli. Per quello che significa, perché è una cosa molto particolare".
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