I gol dalla panchina, la filosofia di gioco e il 4-3 con l'Inter: Tudor verso Juve-Dortmund

Dopo la pesante quanto rocambolesca vittoria sull'Inter, nel derby d'Italia, una Juventus rinfrancata dall'ottimo inizio di stagione si presenta ai nastri di partenza della Champions League e trova sulla propria strada il Borussia Dortmund già affrontato - in amichevole - nel corso dell'estate. Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:
Sul Borussia Dortmund: "Era stata un'amichevole. Sono una squadra fortissima, ora si gioca sul serio e non vediamo l'ora di cominciare" riporta IlBianconero.
Paragone Yildiz-Del Piero: "Paragoni vengono da fuori, non da dentro. Lui non è che quando si pulisce i denti pensa a Del Piero. Lui gioca a calcio e voi fate questi paragoni. Bisogna lasciare il ragazzo che viva la sua vita e la sua crescita senza parlarne tutti i giorni. Il ragazzo sta facendo bene. Titolare? Vediamo".
Il gruppo: "Non contano le parole perché Locatelli le ha dette di fianco a me (ride ndr). Quando si vince è più facile, c'è un bel rapporto ma devo anche fare delle scelte, fare cose che non piacciono. Il lavoro dell'allenatore è difficile ma ho la fortuna di avere bravi ragazzi e disponibili a lavorare. Questa squadra nella storia è sempre una squadra operaia, concentrata, seria".
Vittoria con l'Inter: "Abbiamo giocato contro la squadra più forte in Serie A per la rosa, secondo me sono avanti anche al Napoli. Noi abbiamo vinto non facendo il massimo ed è una bella cosa, ci sono mancati dei giocatori importanti e abbiamo avuto delle problematiche e i ragazzi che sono andati via per le nazionali. Non eravamo al massimo e abbiamo comunque vinto, questa è la mia osservazione".
Debutto in Champions: "Niente di personale, inizia una competizione nuova che piace a tutti i giocatori. E' un torneo diverso, se si passa diventa ancora più diversa. E' bellissima ed affascinante. Si prepara come le altre. La mia esperienza di allenatore in Champions è che tutti i giocatori si dimenticano stanchezza ecc... L'obiettivo di tutti è giocare in Champions League, è un privilegio".
I calciatori in dubbio: "Non lo so, non abbiamo ancora fatto allenamento. Devo parlare con tutti, valutare e scegliere, vedere anche domani mattina".
Turnover e rotazioni: "Si gioca diverso perché ci sono squadre che arrivano da campionati diversi che rispetto al campionato italiano sono meno difficili dal punto di vista tattico. Sono partite diverse, un calcio diverso, sulle scelte ancora non lo posso dire perché non lo so. Non si può programmare, si può pensare solo alla prossima partita. Si vede cosa è successo, si vede lo stato individuale, lo stato di forma e caratteristiche".
Cosa si aspetta: "Possiamo fare di più, si può fare meglio ma non vuol dire che abbiamo sbagliato. L'abbiamo preparata nel migliore dei modi, le motivazioni sono quelle, non ci sono differenze di preparazione con l'Inter".
Filosofia di gioco: "Io quando allenavo Verona dicevo di preferire il 4-3 all'1-0. Tre anni fa. La mia filosofia: prima cosa vincere, poi se si possono fare più goal, facciamo goal. A me piace il calcio offensivo e attaccare, ma dipende dalle caratteristiche dei giocatori. L'obiettivo è vincere, poi sì io sono per il goal".
Gol dalla panchina: "Mi piace tanto è dimostrazione di gruppo e non è un cosa facile da ottenere. Ne abbiamo parlato nello spogliatoio, il calcio è cambiato i sostituti non esistono. Uno non indovina i cambi, si fanno prima le programmazioni, ci si pensa un'ora a questa cosa".
Su Cambiaso: "Sta bene, si è allenato e non vede l'ora di iniziare. E' un giocatore importante che alza il livello, così come Conceicao. Ci sono mancati e ci alzano il livello".
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