I dubbi su Lautaro e la fiducia dell'Inter: Inzaghi presenta la sfida col Barcellona

Alla vigilia della partita che può valere una stagione, ossia il match di ritorno della semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi si è presentato in conferenza stampa per parlare proprio dell'incontro con gli spagnoli. Chi vince vola in finale, in caso di pareggio si andrà ai supplementari e eventualmente ai calci di rigore. Queste le parole del mister interista.
Il peso della sfida: "Sappiamo tutti l'importanza della gara, va fatta tutti insieme: con i tifosi e con il gruppo. Il Barcellona è fortissimo, abbiamo visto tanti video e ci vorrà una grande Inter" riporta FcInterNews.
Lautaro e Pavard: "Per Lautaro e Pavard decideremo con lo staff e con i calciatori. Per Pavard le sensazioni ieri sono state discrete; oggi vedremo come starà Lautaro: non si allena dall'andata, decideremo. All'andata abbiamo fatto una grande gara, ma potevamo anche fare meglio giocando la palla anche se loro sono bravi nelle riaggressioni. Domani sarà una finale, ci sarà un vincitore passando eventualmente anche dai supplementari e dai rigori".
Sul gruppo e sul Barcellona: "Il gruppo ci crede, ha voglia e sta aspettando la partita con la giusta tensione. Il Barça in campionato ha l'81% di possesso, in Champions il 76%. Non cambia molto. In difesa qualcosa rischiano ma è un rischio calcolato bene da Flick che è un allenatore che stimo. Possono vincere tre trofei, ci vorrà una grandissima Inter".
La finale di due anni fa: "Quel pensiero ce l'abbiamo ancora dentro. È stata una notte difficile da digerire, si era giocata una grande partita ma si vive di presente. Quella gara fa parte del percorso fatto in questi quattro anni, ma vogliamo proseguire. Siamo a due partite da un eventuale trofeo, abbiamo portato l'Inter ad essere prima nel ranking e siamo partiti 17esimi: vogliamo proseguire questo grande percorso".
Motivi di fiducia: "Anche come si sono allenati ieri. La partita con il Verona sembrava scontata, ma arrivavamo a due giorni da Barcellona. Ho visto lo sforzo fisico e mentale, ma anche la concentrazione. Ieri ci siamo allenati, c'era grande disponibilità anche da chi aveva giocato poco prima con il Verona. Sul lavoro non posso dire nulla ai ragazzi".
Un appuntamento storico: "Sono partite emozionanti, i titoli e i record fanno piacere e si lavora per questo. Le soddisfazioni ti ripagano. Non era scontato perché ad inizio stagione ogni squadra prova a vincere tutto, non per grazia ricevuta ma per il lavoro. Non abbiamo fatto scelte o anteposto una competizione a un'altra, questa squadra vuole dare soddisfazione ai tifosi che non ci hanno mai fatto mancare il loro apporto".
Ancora su Lautaro e Pavard: "Dipenderà anche dalle sue sensazioni. Uno che non può partire dall'inizio è difficile che ci possa dare una mano gli ultimi 25'. L'allenamento di oggi sarà molto importante per lui e Pavard, che a Barcellona non c'era mentre Lauti è dovuto uscire. Abbiamo sempre avuto tante defezioni come le altre squadre, anche il Barça e il Bayern citando le ultime incontrate da noi. Abbiamo una rosa attrezzata, domani al risveglio muscolare cercherò di prendere le giuste decisioni, sempre per il bene dell'Inter".
Lewandowski in dubbio: "Lo conosciamo, è tra i tre o quattro attaccanti più forti al mondo. All'andata c'era Ferran Torres che ha fatto una grande gara, nelle ultime cinque hanno vinto senza di lui. È un attaccante top, ma il Barça è altrettanto forte. Lui sarà un osservato speciale, come Yamal e gli altri. Sono tra i più forti al mondo".
Yamal: "E difficilissimo, dovremo cercare di non fargli arrivare palla am è difficilissimo. Sarà raddoppiato, cercheremo di attenzionarlo ma come hi detto all'andata l'abbiamo visto dal vivo ed èun grande talento, pericolosissimo. Quello che mi ha impressionato di più è la velcocità di pensiero che ha appena prende palla. Sarà un osservato speciale come gli altri".
Contromisure speciali: "Vedremo se fare qualche variazione tattica, ma il nostro modulo è collaudato. Questa volta giochiamo in casa, ma i numeri del Barcellona non cambiano. Moi abbiamo fatto una grande gara, ma potevamo fare meglio come in ogni partita. Si vince e si perde, ma quando si vince è ancora più facile analizzare, migliorarsi e andare avanti con la testa giusta".
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