I cinque temi chiave di Norvegia-Italia (qualificazione Mondiali)

Si concludono i campionati e arriva il caldo estivo, che porterà con sé tante trattative di calciomercato e un Mondiale per Club in notturna difficile da seguire in diretta. Prima della chiusura ufficiale della stagione, ci sarà però spazio anche per il calcio per Nazionali. L'Italia di Luciano Spalletti, dopo la debacle di marzo con la Germania, sarà protagonista delle prime due gare del percorso di qualificazione ai prossimi Mondiali.
La prima andrà in scena stasera all'Ullevaal Stadion di Oslo a partire dalle 20:45, in trasferta contro la Norvegia; l'altra si disputerà lunedì 9 giugno allo stesso orario ma in casa, al Mapei Stadium contro la Moldavia. Gli Azzurri hanno già due turni di ritardo rispetto alle rivali del Gruppo I, e dovranno cercare subito di ridurre il divario.
Fermare la Norvegia in vetta
In vetta alla classifica del girone figura la Norvegia dopo le dominanti prime uscite di tre mesi fa contro Moldavia (0-5) e Israele (2-4). Due convincenti trionfi in trasferta che posizionano la Nazionale di Haaland sul più alto dei gradini alla vigilia di una gara che potrebbe in parte già essere decisiva per il discorso primo posto del gruppo. La fame della Nazionale guidata da Stale Solbakken dopo la mancata qualificazione a Euro 2024 è un fattore da non sottovalutare.
Ritrovare subito l'entusiasmo
Luciano Spalletti, nella conferenza di qualche giorno fa, ha ricordato la presenza di questo modo di fare di tristezze esagerate e felicità travolgenti, questo doppio atteggiamento che non siamo ancora riusciti a prendere bene in mano. Un'Italia a cui serve quindi equilibrio e una serie di risultati imminenti per non complicare fin da subito il tentativo di vittoria del girone e abbassare il morale e la consapevolezza del gruppo. Lo scontro diretto in trasferta arriva nel momento peggiore per quanto concerne la freschezza e i calciatori indisponibili soprattutto nel pacchetto arretrato.
Le probabili novità nella formazione dell'Italia
Ci saranno delle novità imposte dagli eventi sia dal primo minuto che a gara in corso a causa dell'indisponibilità di calciatori come Riccardo Calafiori, Alessandro Buongiorno e anche Moise Kean, che poche ore fa ha lasciato il ritiro della Nazionale a causa di un infortunio. Il CT però, almeno nella scelta dei primi undici, potrebbe affidarsi agli uomini più esperti, cercando di limitare le sorprese. Il Campione d'Europa e capitano azzurro Donnarumma fra i pali, con Di Lorenzo e Bastoni come braccetti e l'esordiente Coppola per provare a contenere Haaland. Ricci e Rovella si sfidano per un posto in regia, con Barella e Tonali da mezzali e i soliti Raspadori e Retegui a comporre il tandem offensivo.
Italia vs Norvegia, probabile formazione, 3-5-2: Donnarumma; Di Lorenzo, Coppola, Bastoni; Cambiaso, Tonali, Ricci, Barella, Dimarco; Raspadori, Retegui CT: Spalletti
I pericoli offensivi norvegesi
La Norvegia è la miglior Norvegia della sua storia, ha sia qualità tecniche che fisiche soprattutto nel reparto offensivo - Luciano Spalletti in conferenza stampa. Uno come Erling Haaland sposta parecchio, anche considerato da solo. A maggior ragione se l'attaccante del Manchester City non va visto come l'unico pericolo preoccupante da contenere. A completare un 4-3-3 atipico ci sarà anche Sorloth, 20 gol in Liga con l'Atletico Madrid in questa stagione, e Antonio Nusa, emergente talento classe 2005 del Lipsia. Poi, a orchestrare un tridente all'apparenza poco collaudato, la personalità e la qualità di Martin Odegaard, giocatore eccezionale sia con la maglia dell'Arsenal che con quella della Norvegia.
Il caso Acerbi e la scelta dei sostituti
Ha tenuto banco negli ultimi giorni, con la comunicazione del rifiuto di Acerbi nota attraverso Luciano Spalletti e la risposta del centrale nerazzurro sui social, tema sul quale è intervenuto anche Gianluigi Buffon. Inizialmente il CT aveva scelto di non chiamare alcun sostituto, poi l'evolversi di alcuni sfortunati eventi, ha portato via del raduno altri due difensori. A dare forfait a causa degli infortuni sono stati Alessandro Buongiorno e Matteo Gabbia, sostituiti rispettivamente da Luca Ranieri e Daniele Rugani. Nomi preferiti a Gianluca Mancini, di cui il CT aveva parlato proprio in conferenza, e anche ad Alessio Romagnoli e Pietro Comuzzo.
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