I cambi di Spalletti regalano il sorriso alla Juventus: 0-1 al Bologna, decide Cabal
- Cabal segna di testa, Openda causa il rosso di Heggem
- Vittoria di cruciale importanza della Juventus nella corsa Champions League

Juventus e Bologna a confronto per un'altra sfida sensibile della corsa Champions League. Al Dall'Ara Italiano accoglie gli ospiti con alcune novità offensive. Il modulo è sempre lo stesso, 4-2-3-1, con Ravaglia fra i pali e Zortea, Heggem, Lucumì e Miranda a proteggerlo. Pobega e Moro i registi in mediana, Cambiaghi largo a sinistra e Orsolini a destra, con Ferguson da trequartista a rilevare Odgaard. In avanti l'unica punta la fa Dallinga, mentre Castro parte dalla panchina.
Nessuna sorpresa invece nell'undici di Luciano Spalletti rispetto alla formazione vociferata negli ultimi giorni. Di Gregorio confermato fra i pali, con l'ormai solito trio difensivo formato da Kalulu, Kelly e Koopmeiners (ritardato il rientro da titolare di Bremer). In mediana agiscono Locatelli e Thuram, con McKennie nella nuova posizione di quinto a destra e l'ex di giornata Cambiaso sull'altra corsia. Il tridente è composto da Yildiz, Conceiçao e David.
Le formazioni ufficiali di Bologna-Juventus
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Zortea, Lucumì, Heggem, Miranda; Pobega, Moro; Orsolini, Ferguson, Cambiaghi; Dallinga. Allenatore: Vincenzo Italiano
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; David. Allenatore: Luciano Spalletti
La chiave tattica della partita
La prima occasione della gara arriva da un piazzato conquistato dal Bologna sul lato corto dell'area di rigore. Il cross potente viene allungato da Pobega che costringe Di Gregorio alla respinta e alla conseguente parata sul mancino ravvicinato di Orsolini, il Dall'Ara si scalda. La Juventus prova subito a reagire in transizione, ma giunta al limite dell'area di rigore fa fatica a sfondare, con David particolarmente in affanno contro la difesa felsinea.
Uno degli interpreti più caldi di casa coincide con il più pericoloso da diverse stagioni. In un minuto Orsolini spaventa Di Gregorio a giro e fa ammonire Koopmeiners in ripartenza. I ritmi sono altissimi, ma non vengono create occasioni nitide, fino a un contatto che fa discutere: una spinta leggera di Lucumì sulla schiena di David che porta i bianconeri alla richiesta di un calcio di rigore non assegnato (correttamente) dal direttore di gara. Il gol ospite arriva, grazie a una spizzata di David per McKennie che gli restituisce il favore a porta vuota, ma poi l'arbitro annulla tutto per posizione di fuorigioco dello statunitense. La prima frazione si chiude a reti bianche, con il brivido finale dell'occasione più importante: Orsolini manda in porta Zortea con un assist visionario e il destro violento del terzino si stampa sulla traversa dopo il miracoloso tocco di Di Gregorio.
Secondo tempo senza cambi all'intervallo e con squadre che si sfidano a ritmi intensi e senza acuti. Spalletti mette mano alla panchina all'ora di gioco, inserendo Openda e Cabal per David e Cambiaso. Ed è proprio il nuovo tridente bianconero a offrire uno spunto interessante: Conceiçao per Openda per Yildiz, con il turco che calcia improvvisamente sfiorando l'incrocio dei pali. L'angolo che ne consegue porta al vantaggio juventino. Conceiçao gioca corto per Yildiz, che pennella perfettamente per la testa del neoentrato Cabal, che schiaccia da pochi passi beffando Ravaglia e il Bologna.
I cambi di Spalletti si rivelano subito decisivi ed è Openda, qualche minuto più tardi, a causare l'evento che modifica ancora l'inerzia a favore della Juventus. Il belga scappa su un rilancio lungo di Di Gregorio, e Heggem lo stende da ultimo uomo al limite dell'area di rigore lasciando il Bologna in inferiorità numerica. Da segnalare il rientro in campo di Bremer dopo il lungo infortunio, il brasliano prende il posto di Koopmeiners a un quarto d'ora dalla fine.
La Juventus flirta con il raddoppio nel recupero ed espugna il Dall'Ara di misura, 0-1 a Bologna.
L'episodio della partita
Le intuizioni di Luciano Spalletti. Una sfida equilibrata, con sprazzi di occasioni da entrambi i lati che il tecnico della Juventus riesce a modificare nel secondo tempo, precisamente dopo un'ora di gioco. Gli ingressi di Juan Cabal e Lois Openda portano i frutti sperati esattamente a 4 e 9 minuti dal primo passo in campo. Del colombiano il colpo di testa che decide la sfida, del belga la fuga a campo aperto che causa il rosso di Heggem.
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