Gravina annuncia la ricandidatura alla presidenza FIGC e parla di Del Piero

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina / Claudio Villa/GettyImages
facebooktwitterreddit

Gabriele Gravina si ricandiderà alla presidenza della FIGC. Dopo aver indetto le elezioni fissandole a febbraio 2025, l'attuale numero uno della Federcalcio ha annunciato nell'intervista concessa al Corriere della Sera di voler correre per quello che sarebbe il suo terzo mandato. Gravina ha poi detto la sua sulla possibile candidatura di Alessandro Del Piero. Ecco le sue parole.

Si ricandiderà alla presidenza della FIGC?
"Mi ricandido. Non è stata una decisione facile, ma molto ponderata. Certe forme di aggressione che ho ricevuto nelle ultime settimane, e che non hanno precedenti in un Paese civile come l'Italia, non mi hanno impedito di andare avanti. Si è fatto di tutto per indurmi a non candidarmi. Ma non mi conoscono. Ho la capacità e la serenità di andare a testa alta e la coscienza a posto. Non ho commesso nessun reato. Sono rispettoso delle leggi e sono pronto a sottomettermi al giudizio della giustizia italiana. Però è inaudito tutto quello che mi sta accadendo. La Procura di Perugia, il Gip e il Riesame di Roma certificano che sono stato vittima di attività di dossieraggio illecita portata avanti da personaggi che hanno malanimo verso di me. Nonostante questo, si è imbastito un processo mediatico che mi lascia molto perplesso".

Sulla Serie A:
"Non sottovaluto l'importanza della Serie A. Nel mese che manca alla scadenza del deposito della candidatura lavorerò con i presidenti rispettando le loro priorità. Non ne faccio una questione quantitativa, se la facessi dovrei dire che l'82% vota Gravina e il 18% non si sa. Ma io voglio condividere il percorso con la Lega di A come con tutti gli altri. Più di qualcuno, anche influente, ha espresso consenso sul sottoscritto. Però adesso è giusto che si concentrino sulla scelta della loro governance. La Lega di A ha acquisito, grazie al nostro intervento e non a una legge dello Stato, un'ampia autonomia. Secondo me parleranno della candidatura quando avranno risolto le questioni interne. La Serie A pretende giustamente di più ha portato a casa il miglior risultato possibile. Siamo andati oltre lo Statuto della Premier, che ha un diritto di veto: io l'ho tolto. Prima la Lega aveva un peso minore. Ora è leader tra quelle professionistiche. Se ne sono accorti tutti quei presidenti che hanno deciso di non impugnare la riforma". 

Su Alex Del Piero:
"Non entro nel merito. Alex è stato un grande campione e ha dato tanto al calcio mondiale e alla maglia azzurra. Ho tentato di coinvolgerlo in Federcalcio, ma i suoi impegni lo hanno sempre portato in giro per il mondo. Però ci vuole qualcuno che ti candidi. E vale anche per lui". 

feed