Gli Spurs, il Chelsea sfumato e le esperienze al Real Madrid e al Milan: parla Luka Modric

Intervistato da Slaven Bilic nel suo programma (Ne)uspjeh prvaka, Luka Modric ha ripercorso la sua carriera ad altissimi livelli a partire dall'esperienza al Tottenham passando per il mancato passaggio ai rivali del Chelsea e la strada spianata verso il Real Madrid fino al sogno di vestire la maglia del Milan, unico club per storia e tradizione a poter tenere testa alla grandezza dei Blancos.
"Nel 2011 non avrei dovuto dire pubblicamente che volevo andare via, comunque ho fatto molto bene al Tottenham. Sono stati molto duri con me e il presidente Levy fin dal primo incontro ha messo in chiaro che non c'era la possibilità di essere ceduto, sapevo che andare al Chelsea sarebbe stato complicato a causa della rivalità tra i due club. Quell'anno loro hanno vinto la Champions League, noi invece non ci siamo qualificati. Alla fine è andata meglio così perché se fossi andato al Chelsea forse non sarei mai arrivato al Real Madrid".
"Il presidente mi disse che mi avrebbe ceduto solamente al Real Madrid, però sembrava una cosa lontana, poi sono venuto a sapere dell'interesse ma la trattativa è stata incredibilmente complicata e lunga. È stato un momento difficile, ma mi avevano fatto una proposta e io avevo già preso la mia decisione, tanto che ero pronto a non giocare più con il Tottenham".
"Non è stato facile lasciare un club nel quale ho trascorso uno dei momenti più belli della mia vita. Ci sono arrivato a 27 anni, forse tardi ma al momento giusto, me ne sono andato quasi a 40 anni. È incredibile, tutti sanno che al Real Madrid la mediocrità non è contemplata ed io sono riuscito a mantenere per così tanto tempo un livello molto alto. Pensavo che sarei rimasto per cinque, massimo sei anni, poi il desiderio è stato quello di ritirarmi a Madrid. Tutto ha un inizio e una fine, a volte però le cose non vanno come previsto. È successo quello che è successo, non mi pento di nulla".
"Ovunque tu vada dopo il Real Madrid, fai un passo indietro, è innegabile. Tutti i giocatori possono confermarl. Sono arrivato però in un club che per storia e reputazione è molto vicino al Real e per me è la situazione migliore che potesse capitarmi. Sono cresciuto con il calcio italiano e il Milan era la mia squadra preferita".
"Boban, che è stato il capitano della Croazia, ha avuto una grande carriera al Milan. Io gioco ancora ad altissimo livello e il campionato italiano è tra i più competitivi in Europa. Ci sono tante squadre simili, è difficile trovare spazio e per me è stato molto facile decidere, soprattutto dopo che mi hanno spiegato il progetto. Cercavano un giocatore che potesse portare ambizione, carisma e motivazione. Ho sempre pensato che in caso di addio al Real, il Milan sarebbe stato il club nel quale mi sarebbe piaciuto giocare di più".
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