Gli errori della Juventus sul mercato: 5 cessioni rimpiante e 5 rinforzi deludenti

La stagione non è ancora finita, ma in casa Juventus si inizia già a tracciare un primo bilancio sull’operato di Cristiano Giuntoli, arrivato la scorsa estate con il compito di riportare ordine e competitività a livello sportivo e finanziario. Anche in caso di qualificazione alla prossima Champions League - obiettivo minimo per i bianconeri - le valutazioni sulle prime due sessioni di mercato condotte dall’ex dirigente del Napoli non possono dirsi pienamente soddisfacenti. Alcune scelte hanno infatti destato perplessità, sia in entrata che in uscita. In particolare, spiccano cinque cessioni che oggi rappresentano dei veri e propri rimpianti, ossia di giocatori svenduti per pochi milioni ed esplosi altrove, ma anche cinque acquisti onerosi che non hanno reso quanto sperato.
Le 5 cessioni rimpiante
Moise Kean
Quando in estate Giuntoli l'ha venduto alla Fiorentina per 20 milioni di euro, tutti erano convinti che avesse fatto un affare. D'altronde Moise Kean veniva da un'annata tribolata, con diversi infortuni e 0 reti segnate. Invece il classe 2000 sta facendo le fortune dei viola, in corsa in Conference League e nella corsa all'Europa in campionato, e oggi, sebbene Commisso l'abbia apertamente blindato, sono diversi i club pronti a pagare la clausola da 52 milioni di euro presente nel suo contratto.
Nicolò Fagioli
Accomunati dal percorso nelle giovanili della Juve, Nicolò Fagioli ha raggiunto Kean a Firenze solo a gennaio per 19 milioni di euro (con i bianconeri che si sono riservati il 10% sulla futura rivendita), ma ci ha messo pochissimo per ritagliarsi un ruolo da protagonista come regista/incursore negli schemi di Palladino. In un'intervista lui stesso ha ammesso che per sbocciare aveva bisogno di lasciare l'amata Torino, ma è paradossale che la sua miglior prestazione sia arrivata proprio nel successo della Fiorentina contro la Juve.
Dean Huijsen
Tornato dal prestito semestrale alla Roma, a Dean Huijsen non è stata concessa nessuna opportunità dalla Juventus, con Thiago Motta e Giuntoli che l'hanno immediatamente etichettato come agnello sacrificale da dar via per far quadrare i conti. Col senno di poi, i 15 milioni incassati dal Bournemouth sono spiccioli dato che il centrale spagnolo, finito nel mirino di Chelsea e Real Madrid, oggi vale quattro volte tanto.
Matias Soulé
Né Motta né Giuntoli hanno mai messo in discussione il talento e i margini di crescita di Matias Soulé. ma i 26 milioni messi sul piatto dalla Roma erano un'occasione troppo ghiotta per mettere a segno una corposa plusvalenza. I bianconeri pensavano di aver fatto un affare, dato il complesso ambientamento dell'argentino, che però ora sta beneficiando dell'arrivo di Claudio Ranieri e sta contribuendo alle ambizioni Champions dei giallorossi, pronti a superare proprio la Juve.
Hans Nicolussi Caviglia
Nel caso di Hans Nicolussi Caviglia possiamo parlare di doppio rammarico in quanto la Juve non solo si è lasciata sfuggire uno dei registi più sorprendenti del campionato, ma l'ha anche fatto partire per una cifra irrisoria. Se gli altri giocatori sopraelencati hanno permesso al bilancio di respirare, il classe 2000 ha infatti fruttato appena 4,5 milioni di euro. Dopo i 4 gol e 3 assist messi a segno e un ruolo da protagonista in un Venezia che lotta per non retrocedere, in estate potrebbe passare all'Inter (che ha mandato uno scout a seguirlo da vicino).
I 5 acquisti flop
Nico Gonzalez
A Nico Gonzalez vanno riconosciuti sicuramente la buona volontà e lo spirito di abnegazione con cui ha finora accettato di ricoprire ruoli che non gli appartengono. Questo però non basta per giustificare i 30 milioni sborsati dalla Vecchia Signora per strapparlo alla Fiorentina quest'estate. I 4 gol stagionali sono un bottino misero per l'argentino che sul piano realizzativo non sta giovando nemmeno della cura-Tudor.
Lloyd Kelly
Voluto a tutti i costi da Motta per rattoppare l'assenza di Bremer, Lloyd Kelly è stato prelevato dal Newcastle per una cifra vicina ai 20 milioni di euro, uno sproposito considerando che l'inglese, impiegato con continuità (10 presenze finora) per la forte emergenza in difesa, ha commesso diversi errori, come quello sul gol di Pellegrino che è costata la sconfitta con il Parma.
Teun Koopmeiners
Ricordiamo ancora il tira e molla della scorsa estate con l'Atalanta, ma soprattutto l'assegno da 60 milioni di euro staccato dalla Juve per accaparrarsi quello che era considerato uno dei migliori centrocampisti del campionato. L'entusiasmo dei tifosi si è subito ridimensionato dopo le prime brutte prestazioni, giustificate da una preparazione estiva praticamente inesistente, per poi trasformarsi in perplessità e rabbia quando Teun Koopmeiners è sembrato un pesce fuor d'acqua sia con Motta che con Tudor.
Alberto Costa
Un oggetto misterioso: non c'è altro modo per descrivere Alberto Costa, terzino prelevato a gennaio per puntellare numericamente l'assenza di Cabal per il quale la Juve ha sborsato ben 15 milioni di euro. Cifra contenuta rispetto a quelli che sono i costi di oggi, ma che suona eccessiva se pensiamo che il portoghese è stato messo sin da subito ai margini del progetto da entrambi i tecnici, con Motta che l'ha addirittura lasciato fuori dalla lista Champions e Tudor che l'ha impiegato solo negli ultimissimi minuti delle scorse tre partite.
Douglas Luiz
Il vero flop del mercato targato Giuntoli ha però un nome e un cognome: Douglas Luiz. Quando si è assicurato uno dei centrocampisti più positivi della scorsa Premier League battendo la concorrenza di altri grandi club, ma soprattutto versando solo 28 milioni di euro cash (con i cartellini di Iling e Barrenechea l'intera operazione si stima invece sui 50 milioni), i tifosi hanno decantato le "doti culinarie" dello chef Giuntoli. Tuttavia, le caratteristiche del brasiliano sono sembrate sin da subito incompatibili con quelle del calcio italiano. Tra continui infortuni e prestazioni rivedibili, lo sfogo sui social potrebbe essere l'ultima cosa che gli juventini ricorderanno prima della sua cessione in estate.
feed