Gli assenti, l'obiettivo stagionale e l'importanza della sfida con il Torino: parla Allegri

La sfida tra Torino e Milan chiuderà la quattordicesima giornata di Serie A. Una partita fondamentale per i rossoneri che non voglio perdere contatto con la prima posizione e vogliono proteggere la qualificazione in Champions League. Come di consueto, alla vigilia della sfida Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa.
"Bisogna essere pronti a fare una partita solida perché dobbiamo invertire dei numeri contro una squadra che ci ha messo in difficoltà. Affronteremo una squadra con giocatori dal valore tecnico importante, sono fisici e giocare in casa loro non è facile. Bisogna fare una partita concreta avendo chiaro l'obiettivo. Siamo a un momento della stagione dove, da oggi fino alla fine di gennaio, la classifica sarà delineata. Dobbiamo rimanere all'interno delle prime quattro".
"Tutto dipende dai filotti di vittorie che si possono fare: Inter e Napoli sono attrezzate per vincere il campionato, dobbiamo avere la forza di rimanere lì".
"Gimenez speriamo di averlo presto, è importante per noi. Pulisic stanotte ha avuto la febbre, vediamo se ci sarà. Fofana speriamo di averlo contro il Sassuolo. Abbiamo una settimana importante tra domani e Sassuolo, l'obiettivo è fare due risultati positivi. Per noi è importante dare seguito ai risultati, contro la Lazio siamo stati bellini e non abbiamo avuto la cattiveria per portare a casa il risultato. Questo deve essere visto come una opportunità di miglioramento, perché quando c'è cattiveria difficilmente prendi gol su palla inattiva".
"Eravamo partiti bene con Loftus-Cheek a Lecce, poi ci siamo fermati. Arriveranno i gol dei centrocampisti, bisogna migliorare nelle palle inattive. La cosa importante è giocare da squadra: giovedì lo abbiamo fatto ed è stata forse una delle migliori partite. Ma non basta, bisogna continuare a migliorare le fasi e avere chiaro quello che è l'obiettivo. Rabiot sta migliorando la condizione, i suoi gol arriveranno, come quelli di Loftus. Giovedì lui ha avuto due occasioni per segnare, deve essere più convinto delle sue qualità".
"Ad oggi non sono soddisfatto pienamente del mio Milan, non perché non lo sono io ma perché dobbiamo venire a Milanello per migliorarci sempre. Dobbiamo lavorare su quello che sbagliamo, dobbiamo avere la convinzione di migliorare. Ognuno deve lavorare per ottenere il massimo, nulla è impossibile. Dobbiamo lavorare per il 10, ma se non ci arriviamo e lavoriamo per arrivarci va bene lo stesso. Bisogna risparmiare le energie mentali, volere le cose diventa fondamentale. Noi con le buone o con le cattive l'anno prossimo dobbiamo giocare la Champions League":
"Sono contento del ritorno di Jashari, ha margini di miglioramento. Ricci è intelligente e affidabile ed è una cosa importante per un allenatore. Loftus-Cheek se deve convincere delle qualità che ha".
"Nkunku ha qualità tecniche straordinarie, lasciamo perdere l'investimento. È arrivato dopo, ha giocato buone partite e anche lui deve convincersi che deve essere determinante. Noi abbiamo bisogno di giocatori che siano convinti di quello che fanno. Gimenez sta lavorando, in settimana speriamo di riaggregarlo parzialmente. La caviglia è ok, abbiamo bisogno di lui perché è affidabile. Non ha disimparato a fare gol, è arrivato a gennaio e l'ambientamento non è stato facile".
"Di veri centravanti tra Cagliari, Juventus e Milan ho avuto solo Higuain. È una questione di caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione, in base a quello che ho cerco di metterli nelle condizioni giuste. L'importante è fare gol. Dei quattro che abbiamo in due hanno fatto 10 gol, noi oggi abbiamo bisogno anche dei gol di Gimenez e Nkunku".
"Siamo partiti che eravamo un gruppo e oggi siamo più squadra. Ci sono giocatori con meno minutaggio che fanno fatica, a me serve avere la loro disponibilità quando entrano e di essere a pieno dentro la partita. Non parlo di mercato, manca ancora un mese e abbiamo una settimana importante con queste due partite".
"Per vincere bisogna sporcarci i pantaloni, altrimenti il risultato non arriva. Quando non abbiamo palla dobbiamo difendere tutti insieme, come stanno già facendo i ragazzi. Bisogna continuare a lavorare e migliorare, ogni partita ha le sue difficoltà. Ci vogliono 74-76 punti per entrare in Champions League, poi non so quanti ce ne vorranno per lo Scudetto perché dipenderà dal filotto di risultati di quelle davanti. Noi pensiamo un passettino alla volta, sapendo che l'ambizione deve essere massima ma l'obiettivo è giocare la Champions League. E non è facile raggiungerla".
"Fifana è criticato perché ogni tanto fa errori tecnici ma è un giocatore di intensità e anche nello sviluppo dei gol contro Lazio e Napoli è stato molto bravo. Secondo me per le sue potenzialità deve avere l'ambizione di fare molti di più, di fare gol e di essere presente in fase difensiva. Domani non c'è".
"Mi piacerebbe dominare per 95 minuti e non concedere tiri all'avversario, ma non è così. C'è anche un momento in cui l'avversario ha il predominio. Devi difendere di squadra: è un momento della partita fondamentale".
"Possiamo anche un po' cambiare come caratteristiche dei giocatori. È normale che quando troviamo squadre come la Lazio, in partite bloccate, devi far gol in una delle tre occasioni che abbiamo avuto".
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