Giudizio al ribasso di S&P per Tether (secondo azionista della Juventus)

Logo Juventus
Logo Juventus / MARCO BERTORELLO/GettyImages
facebooktwitterreddit

Piccolo campanello d'allarme sulla solidità finanziaria di Tether. A lanciarlo è l'agenzia di rating Standard & Poor's, che ha ribassato il giudizio nei confronti dell'azienda portandolo a livello 5, quello più basso. La società di criptovalute è il secondo azionista della Juventus con l'11,7% delle quote del club juventino.

Il problema è legato alle riserve di Tether, costituite da troppi investimenti rischiosi rispetto a quelli più sicuri. Quasi un quarto delle riserve della società azionista della Juventus è composta da asset volatili come Bitcoin. Secondo l'agenza di rating S&P, in caso di crollo improvviso del Bitcoin o di altri investimenti rischiosi, Tether potrebbe non avere fondi per mantenere attiva la sua attività (l'azienda - come spiega Calcio e Finanza, emette una moneta digitale, l'USDT, che dovrebbe valere sempre un dollaro e per farlo deve sempre avere fondi necessari per coprire il valore della sua moneta).

Ad oggi Tether vale oltre 180 miliardi di dollari e non ha avuto grossi problemi a reggere le oscillazioni del mercato, anche negli investimenti più rischiosi. Una eventuale fragilità finanziaria dell'azienda di Criptovalute potrebbe avere ripercussioni anche sulla Juventus. S&P apre le porte ad un miglioramento del giudizio a patto che venga ridotta l'esposizione verso asset rischiosi, ci sia una maggiore trasparenza sulla composizione delle riserve e una governance più elevata.


feed