Gasperini alla vigilia di Roma-Torino: il ruolo di Pellegrini e la gestione di Dybala

Giornata di vigilia in casa Roma. Domani i giallorossi scenderanno in campo all'Olimpico per affrontare il Torino nel lunch match della terza giornata di Serie A. Dopo le vittorie per 1-0 contro Bologna e Pisa, la squadra di Gian Piero Gasperini cerca il tris per consolidare il posto nella parte alta della classifica. Proprio il tecnico di Grugliasco ha preso parte poco fa alla consueta conferenza stampa di rito. Ecco le sue parole riportate da TMW.
Dybala come sta? Wesley come verrà gestito?
"Dybala ha lavorato bene, è in crescita e lo si è visto a Pisa. Non so se ha 90 minuti, però è in un buon momento. Wesley ha avuto un problemino con il Brasile, non sembra ci siano cose gravi. Decideremo oggi".
Ha parlato con Pellegrini?
"Pellegrini è rimasto, per me va bene: è un giocatore in più e di valore. Adesso ha ricominciato ad allenarsi con intensità, ma non è allo stesso livello degli altri ancora. Sarà a disposizione, le sue qualità sono indiscutibile: può essere molto utile. Per me è un centrocampista, non un attaccante: dopo Dybala è il migliore come qualità nel piede".
Come si concilia l'esigenza economica e sportiva? Che promesse ha avuto da parte della società?
"Nessuna promessa, solo lavoro. Bisogna lavorare bene, la situazione è chiara: dobbiamo cercare di migliorare sia dal punto di vista economico e tecnica. Io credo che migliorando la parte tecnica, migliora il resto. Non devo più parlare di mercato e situazioni varie. Adesso c'è il Torino, conta solo il campo".
Cosa si aspetta da Dovbyk?
"Mi aspetto tanto da tutti. Diventa importante la squadra e la stagione da fare, non i singoli: tutti devono dare il massimo. Ci ho parlato, lui ritiene che le sue caratteristiche migliori siano dentro l'area, la forza e la profondità: partiamo da qui. Sono convinto che farà bene, ha sempre dato il massimo impegno. Dobbiamo ottenere il massimo dei risultato, contano le prestazioni".
C'è una base solida?
"Si, è fondamentale: poi le gerarchie si possono cambiare. Chi è più indietro o arrivato da pochissimo, è normale che ci siano queste gerarchie, ma non ho preclusioni verso nessuno. Ho 11 giocatori più 5 da far entrare: bisogna conquistare posizioni o difenderle. Questo significa essere una squadra. Nessuno è tagliato fuori".
Con Baroni ha avuto delle difficoltà?
"Non so, siamo finiti sempre avanti in classifica poi. Non è facile da spiegare, Baroni è un ottimo allenatore e il percorso è stato sempre di livello. Speriamo di smentire domani questa casistica".
Che Roma dobbiamo aspettarci contro il Torino?
"Dobbiamo giocare 90 minuti più recupero. Le gare sono sempre difficili, ma ci dobbiamo aspettare di giocare tutta la partita con il massimo dell'impegno. Quest'anno il campionato è molto equilibrato. Lo abbiamo visto nelle due gare precedenti".
Cristante e Mancini sono migliorati?
"Sono due giocatori che ho già avuto e hanno fatto un'ottima carriera. Li ho ritrovati bene: Mancini è tornato in Nazionali e Cristante ci è vicino. Sono avvantaggiati perché mi conoscono. Sono tutti ragazzi eccezionali comunque".
Su Ghilardi:
"Si tratta di un giocatore giovane, ha bisogno di essere seguito di più rispetto a Hermoso. Ora ha bisogno di tempo, ma può crescere bene".
Domani saranno 100 giorni da allenatore della Roma, in cosa ha trovato il club al di sopra delle sue aspettative e cosa al di sotto?
“Il club ha un grande centro sportivo da Champions, come il pubblico. Ha uno spirito di squadra di alto livello. Tutto il resto lo possiamo lavorare insieme e crescere insieme”.
In caso di forfait di Wesley, giocherà Rensch?
"Sì, sono queste le soluzioni. Ci si può mettere anche El Shaarawy e Soulé. Sono queste le soluzioni. Ci penserò questa notte (ride, ndr)".
Con una vittoria agguanterebbe il record di Capello, Spalletti, Garcia e Mourinho...
"Per me è importante ribadire le ultime partite. Tre punti in più farebbero comodo, ma siamo all'inizio. Ora contano le prestazioni: da qui si costruisce il campionato. Non ci possiamo ancora porre obiettivi, servono almeno 10 partite. Alla fine del girone d'andata si può davvero fare delle considerazioni".
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