Fiorentina-Kean: perché l'interesse del Manchester United può fare davvero paura

Voci di mercato dall'Inghilterra che hanno le carte in regola per spaventare i viola
Fiorentina v Bologna - Serie A
Fiorentina v Bologna - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages
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Sono giorni di attesa e non privi di apprensione per la Fiorentina, fino al 15 luglio sarà infatti esercitabile la clausola che potrebbe sancire l'addio di Moise Kean ai viola per 52 milioni di euro: qualora un club offrisse tale cifra e trovasse l'apprezzamento del bomber gigliato, infatti, l'affare diventerebbe automatico e la Fiorentina non avrebbe voce in capitolo per ostacolarlo.

Come sempre accade in questi casi, però, c'è una sintesi necessaria da trovare ed è sicuramente l'aspetto che rincuora maggiormente i viola: non si tratta solo di trovare un club pronto a mettere sul tavolo la cifra della clausola ma anche di capire se qualcuno riuscirà effettivamente a tentare Kean, a concretizzare uno scenario più invitante di quello proposto dalla Fiorentina.

Stimoli e centralità: la sintesi necessaria

La centralità di Kean nel mondo gigliato non è in dubbio, Pioli gliel'avrà senz'atro ribadito nei contatti telefonici presi col gruppo e Commisso non ne ha mai fatto mistero: non si tratta solo di parole, una volta passata la data fatidica del 15 luglio i viola potrebbero arrivare a offrire a Kean 4 milioni a stagione, ingaggio assolutamente elevato per gli standard del club. Una sorta di strappo alla regola che dice tanto sulla fiducia riposta dalla Fiorentina in Kean, dopo un 24/25 magico.

I viola possono dunque dormire sonni tranquilli? No, principalmente a causa della variabile Manchester United. Lo scenario legato alla Saudi Pro League ed il Napoli, per motivi diversi, apparivano come insidie solo parziali, i Red Devils rappresentano invece qualcosa di diverso: si tratta proprio di quella sintesi necessaria, del potenziale mix in grado di cambiare le carte in tavola e di rappresentare un salto di qualità (potenzialmente) anche agli occhi del giocatore.

Perché lo United fa paura

Le sirene arabe portano con sé l'ovvio appeal economico ma, al contempo, possono sancire un allontanamento deleterio dal calcio europeo e possono persino comportare rischi sul fronte Nazionale, proprio nell'anno del Mondiale (auspicando una qualificazione azzurra). Il Napoli offre stimoli evidenti a livello sportivo, come la possibilità di partecipare alla Champions e di giocare nei campioni d'Italia, ma la presenza di Lukaku renderebbe meno centrale la figura di Kean rispetto a quanto accade a Firenze.

Il Manchester United, ormai eternamente insoddisfatto dai suoi investimenti in attacco, potrebbe offrire sia stimoli sportivi - giocare cioè ad alto livello in Premier League - che promesse di centralità rispetto a chi è attualmente in rosa (Hojlund e Zirkzee, associati entrambi a un addio). Le voci emerse dall'Inghilterra nelle ultime ore, in sostanza, hanno le carte in regola per spaventare la Fiorentina: lo United, anche rispetto a un Galatasaray ormai orientato su Osimhen, appare come l'insidia principale per rompere l'idillio tra Kean e Firenze.

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