Fiducia per Sommer e dubbi su Lautaro: le parole di Chivu verso la gara contro l'Ajax

Domani Cristian Chivu esordirà in Champions League da allenatore. Il tecnico dell'Inter affronterà da tecnico nerazzurro l'Ajax per la prima giornata della fase campionato della competizione europea. Come di consueto, alla vigilia del match il mister ha parlato in conferenza stampa analizzando la situazione attuale della squadra e la prossima sfida europea. Queste le sue parole:
"Oggi Lautaro non si è allenato per un piccolo problema, domani valuteremo se sarà a disposizione. Non cambio Sommer perché lo chiede il popolo, ho molto rispetto per Josep Martinez e avrà le sue occasioni, ma un ragazzo in difficoltà va aiutato. Domani Yann sarà in porta, non credo sia giusto tirargli tutti i sassi addosso".
"Pensavo dovessimo parlare della Champions League, invece torniamo sempre sulle solite. Per me questa squadra è forte e lo ha dimostrato anche a Torino. Poi se guardiamo il risultato si può puntare il dito. Sappiamo tutti cosa significa una sconfitta in Italia, però bisogna guardare anche le cose buone, come la voglia di fare la partita. Per me manca poco per dare continuità a quello di buono che abbiamo già visto e vogliamo fare. Manca poco per dare morale a questa squadra che sta cercando di uscire da questa situazione. Si tratta solo di risultati, non di percezione".
"Sono grato per quello che ho vissuto qui all'Ajax, sono stati anni che mi hanno fatto crescere come uomo e come calciatore prima di fare un passo importante in Italia. Abbiamo visto i loro giovani già in queste partite, anche se a tratti. Con tutto il rispetto, non sento Koeman da anno. So che qualità c'è qui, che progetto hanno, so come una squadra come l'Ajax affronta una squadra come l'Inter. L'Ajax non è vittima e non deve farlo, ha già dimostrato il suo valore. Non deve fare la vittima l'Ajax, ho giocato qui e so cosa possono mettere in campo. Domani sarà una partita tosta, noi dobbiamo essere preparati mentalmente e fisicamente. L'Ajax è forte: abbina esperienza e gioventù. La squadra è allenata bene e rappresenta una grande città, bisogna essere pronti, anche perché è la prima partita".
"Scelsi io di andare via dall'Ajax. Sono grato per quello che ho vissuto in questo club. Sono arrivato ragazzo e sono andato via uomo. Lo rivendico con orgoglio ma sono andato via per crescere come giocatore in un altro Paese. L'Olandese mi ha trasformato in una persone migliore e sarò sempre riconoscente all'Ajax.
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