Dominio dell'Inter a San Siro: 4-1 sulla Cremonese, Bonny-Dimarco in stato di grazia

FC Internazionale v US Cremonese - Serie A
FC Internazionale v US Cremonese - Serie A / Marco Luzzani/GettyImages
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L'Inter cerca continuità dopo gli ultimi risultati positivi e lo fa seguendo la strada del turnover, tanti cambi rispetto al successo sullo Slavia Praga (alcuni anche forzati). Dentro Bonny e Frattesi, fuori l'infortunato Thuram e un Calhanoglu non al meglio. Dall'altra parte una Cremonese imbattuta e con una formazione tutt'altro che conservativa (Vazquez e Johnsen a supporto di Sanabria). Nerazzurri subito vicini al gol: cross di Dimarco, inserimento di Frattesi e tiro di controbalzo fuori di poco. Buona partenza dell'Inter: destro di Akanji alle stelle, da fuori area.

Si tratta comunque del preludio al gol: Barella recupera, filtrante per Bonny che s'invola e serve Lautaro al centro, totalmente libero di mettere in porta il gol dell'1-0. La Cremonese prova a reagire, l'Inter raddoppia con una deviazione fortuita di Akanji ma Feliciani annulla: il difensore era in fuorigioco. Combina in velocità l'Inter e va ancora al tiro: destro di Frattesi, Silvestri manda in corner e poi è provvidenziale su Mkhitaryan (due volte). L'Inter torna a farsi vedere in avanti sul finire del primo tempo e lo fa sempre con l'armeno: sinistro al volo, ampiamente alto. Subito dopo, al 40', arriva il raddoppio: Bastoni lancia Dimarco, cross sul primo palo e Bonny di testa fa 2-0.

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FBL-ITA-SERIEA-INTER-CREMONESE / STEFANO RELLANDINI/GettyImages

In avvio di ripresa la Cremonese sembra voler rientrare in partita ma l'Inter riesce subito a sedare le velleità grigiorosse: sinistro di Dimarco da fuori per il 3-0, Barella poi s'inserisce e sfrutta un altro assist di Bonny per il 4-0. Inter sul velluto e Cremonese del tutto incapace di costruire con ordine, nonostante il risultato ampiamente indirizzato: al 73' Lautaro sfiora la doppietta con una sforbiciata su cross di Barella, fuori di poco, Silvestri poi è reattivo su Frattesi. Il gol finale di Bonazzoli, tra l'altro un ex, è puramente episodico e non cambia il senso di una sfida senza storia.

La chiave tattica

Inizia col piede sull'acceleratore l'Inter, si sottolinea soprattutto la volontà di aggredire il possesso avversario fin da subito, anche in modo efficace come in occasione del gol del vantaggio. Un'Inter affamata e dinamica, pronta a ribaltare rapidamente l'azione una volta conquistata palla e ad andare subito in verticale. Il vantaggio non spinge l'Inter a rallentare e, anzi, i nerazzurri combinano in velocità e attaccano con decisione, collezionando occasioni anche grazie agli inserimenti dei centrocampisti. Pressione sempre alta dell'Inter e Cremonese in difficoltà quando deve costruire, fin dalla propria trequarti.

Cristian Chivu
FC Internazionale v US Cremonese - Serie A / Marco Luzzani/GettyImages

Grigiorossi fuori dai giochi nel primo tempo, di fatto intenzionati a limitare i danni e non far dilagare un'Inter sempre in controllo, costantemente proiettata in avanti. In avvio di ripresa la Cremonese prova a dare segnali di reazione ma, col passare dei minuti, il copione torna quello del primo tempo e il dominio nerazzurro torna evidente, traducendosi in un micidiale uno-due che porta al 4-0. Una situazione che fotografa al meglio l'andamento di una partita dominata in lungo e in largo dall'Inter, capace peraltro di mantenere sempre alta l'attenzione al di là dell'episodio (tutto sommato fortuito) del gol preso nel finale.

L'episodio del match

Partita a senso unico, non si può evidentemente dare un peso particolare e decisivo a un singolo episodio. Il gol di Bonny sul finire di primo tempo - di testa su assist di Dimarco -riesce però, con tutta probabilità, a porre un timbro definitivo sull'indirizzo della sfida e a togliere fiducia alla Cremonese (totalmente concentrata sul limitare i danni, senza mai riuscire a rendersi pericolosa dalle parti di Sommer).

Il migliore in campo

Bonny Sono tanti i candidati in tal senso, data la prova fornita dai nerazzurri e i segnali importanti arrivati da tutti i reparti. La regia di Barella, all'insegna della corsa e del dinamismo, riesce a rubare l'occhio così come i cross e le conclusioni di Dimarco, d'altro canto la prova di Bonny riesce a fare la differenza e a sorprendere. Gol e assist (ben tre) a parte si sottolinea la personalità del francese, la sua capacità di farsi valere nei duelli e di palesare fin da subito uno strapotere fisico rispetto agli avversari.

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