Divock Origi rescinde il contratto col Milan: quanto è costato il belga ai rossoneri?

Divock Origi
Divock Origi / DeFodi Images/GettyImages
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Il Milan volta finalmente pagina e chiude uno dei capitoli più negativi della propria storia recente, sia sul piano tecnico sia su quello economico. Divock Origi ha risolto il contratto che lo legava ai rossoneri con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale, permettendo al club di archiviare un’operazione rivelatasi disastrosa sotto ogni punto di vista. Un addio che sancisce la fine di una lunga e surreale separazione di fatto, iniziata ormai da tempo.

Da colpo a zero a emarginato

Origi era arrivato al Milan nell’estate 2022, ingaggiato a parametro zero dal Liverpool su scelta di Paolo Maldini e Frederic Massara, subito dopo la vittoria dello Scudetto. Le aspettative, però, sono state rapidamente disattese: una sola stagione in rossonero, chiusa con 36 presenze complessive e appena due gol in campionato, senza lasciare traccia in Champions. Poi l’emarginazione. Con il cambio di dirigenza, il belga è stato ceduto in prestito al Nottingham Forest, esperienza altrettanto deludente e conclusa nell’aprile 2024. Rientrato a Milano, Origi ha rifiutato ogni nuova destinazione, smettendo di allenarsi a Milanello. Per motivi anche fiscali era tenuto a risiedere in Italia, trascorrendo mesi tra Roma e Firenze con un preparatore personale, senza però tornare in campo.

Quanto ha speso il Milan per Origi?

Come ricorda La Gazzetta dello Sport, Origi aveva firmato un contratto fino a giugno 2026 da 4 milioni di euro netti a stagione, oltre 300.000 euro al mese. Un investimento pesantissimo per un rendimento praticamente nullo, che il Milan è riuscito solo ora, parzialmente, a limitare chiudendo anticipatamente l’accordo.


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