Dentro i guai del Napoli: le accuse di Conte e l'inserimento dei nuovi arrivi

Lo sfogo del tecnico trova sponda in un problema legato ai nuovi acquisti
Conte
Conte / BSR Agency/GettyImages
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La serata di ieri ha visto Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, prendere posizione in modo netto rispetto alla posizione di Antonio Conte in panchina e alle voci legate a un possibile addio, nello specifico alle dimissioni del tecnico. La smentita del patron azzurro non toglie ovviamente peso allo sfogo di Conte dopo la sconfitta col Bologna, parole amare quelle del tecnico ed evidenti lasciapassare per voci sul futuro.

Napoli in difficoltà: il tema dei nuovi

Conte contro tutti, per certi versi, e così pone il discorso La Gazzetta dello Sport: un contesto in cui "ognuno pensa per sé" e in cui servirà "parlare con il club", scenario - quello descritto dal tecnico - tutt'altro che rassicurante (accanto alla recente sterilità offensiva e ai problemi emersi anche in difesa). Discorsi che si affiancano anche al pesante "io i morti non li voglio accompagnare" che mal si concilia con gli investimenti estivi, con 208 milioni di euro spesi e con un aumento del monte ingaggi nelle ultime stagioni.

Più che sul rapporto proprietà-tecnico si riflette dunque su quello tra allenatore e squadra, su una chimica e un'alchimia che non c'è. Anche il Corriere dello Sport si sofferma sul momento delicato al Napoli e cita in particolare un aspetto, cioè l'inserimento a rilento dei nuovi acquisti, con tutto ciò che ne consegue (a livello atletico ma anche psicologico). A Bologna, spiega il quotidiano, c'erano circa 100 milioni di euro in panchina: Lucca (35), Beukema (31), Lang (25), Marianucci (9). Spicca ovviamente il peso dell'assenza dell'unico, tra i nuovi, che stava lasciando il segno in modo evidente: quel Kevin De Bruyne senza il quale il Napoli ha vinto una sola volta e segnato solo un gol (dopo l'infortunio del belga).

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