Damien Comolli (futuro dirigente della Juventus) spiega la sua filosofia e come ha organizzato il lavoro al Tolosa

Damien Comolli, ex presidente del Tolosa e futuro dirigente della Juventus
Damien Comolli, ex presidente del Tolosa e futuro dirigente della Juventus / SOPA Images/GettyImages
facebooktwitterreddit

Nelle prossime ore, più probabilmente nei prossimi giorni, la Juventus annuncerà l'arrivo nella dirigenza bianconera di Damien Comolli, ex presidente del Tolosa e dirigente di spicco nel panorama europeo. Nella sua vita professionale ha occupato diversi ruoli nel mondo del calcio: dall'allenatore all'osservatore passando per presidente e direttore sportivo. Un'esperienza trentennale tra Inghilterra e Francia, e presto si aggiungerà anche quella juventina. In attesa di vederlo in azione alla Juventus, possiamo conoscere meglio la sua mentalità, la sua filosofia e il suo modo di gestire un club.

Tramite un'intervista per il podcast Excellent Leadership Podcast (riportata da calciomercato.com), l'ex presidente del Tolosa ha spiegato l'organizzazione del Tolosa e i risultati raggiunti durante la sua era, durata cinque anni.

"Abbiamo creato 54 progetti immediati, ossia cose da fare in un giorno, in una settimana o comunque nel breve. Poi abbiamo distinto tra progetto strutturali - a lungo termine - e progetto fisiologici - sulla cultura e l'identità. Tutto il club è stato coinvolto. Lo scorso febbraio abbiamo completato tutti i 54 progetti".

"I dati ci danno una indicazione sul carattere e la personalità del calciatore, ma non tutto. Noi non mandiamo scout a visionare i giocatori, praticamente mai, lasciamo che siano i dati a fare il lavoro. Guardiamo qualche video, ma non usiamo scout come fanno altri club. Il nostro capo del reclutamento passa 3-5 giorni con ogni obiettivo finale. Va a casa loro, esce a cena, chiede di essere portato al loro ristorante preferito, al locale notturno se ce l'hanno, chiede di incontrare i genitori, i fratelli, per capire se la loro cultura si integra con la nostra".

"Per i leader senior cerco persone più intelligenti di me, più esperte, che siano umili e vogliano imparare da me e dagli altri. Cerco persone aperte, trasparenti, inclusive, che abbiano un forte senso etico, che amino lavorare in squadra e che non pensino che il lavoro sia solo un modo per guadagnare soldi, perché se vedi solo il denaro, il successo e la cultura non possono esistere. Sono le persone che sono motivate dall'obiettivo, dal valore e da una visione più grande che alla fine costruiscono qualcosa di duraturo. Non sopporto la mediocrità, se intorno a me ci sono persone mediocri, non possono restare. Non capisco come si possa non essere lavoratori, semplicemente non è nel mio DNA".


feed