Dalla difesa a quattro ai giovani italiani: la conferenza stampa del ct Gattuso

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso / Paolo Bruno/GettyImages
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Prima sosta nazionali. I campionati si fermano per lasciare spazio agli impegni delle varie nazionali in giro per il Mondo. L'Italia disputerà due gare di qualificazione al Mondiale 2026 contro Estonia e Israele. È fondamentale vincere per tenere aperta quella (piccola) speranza di qualificazione diretta, evitando gli spareggi che nelle ultime due edizioni ci hanno condannato all'esclusione dalla fase finale della competizione. Venerdì contro l'Estonia e lunedì contro Israele, l'Italia si gioca tanto. Gli azzurri sono passati dalle mani di Luciano Spalletti a quelle di Gennaro Gattuso, che avrà il compito di risollevare l'autostima e l'entusiasmo a Coverciano. In vista del doppio impegno il commissario tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa.

"Scamacca resta qui e lo valuteremo, ha fastidi al ginocchio ma resta qua con noi. Donnarumma deve sistemare alcune cose, farà le visite mediche e poi metterà la firma sul contratto con il Manchester City. Anche Tonali andrà gestito. Gli altri sono tutti al 100%. Leoni è un giovane e va in Premier League con una giusta valutazione, anche Raspadori: abbiamo tanti italiani all'estero, non siamo messi male, forse giocani pochi italiani e lo dice l'ultimo trend negativo. Ora però dobbiamo pensare di tirare fuori il meglio dai nostri giocatori. Spero però di vedere più italiani nel nostro campionato".

"Rinviare Italia-Israele per motivi di ordine pubblico? (proposto dal sindaco di Udine, ndr) Lo rispetto, ma sono uno di pace e mi auguro che in tutto il mondo ci sia la pace, mi fa male al cuore vedere bambini e civili colpiti e uccisi. Questo mi tocca di più. Penso però che anche il presidente si stia dando da fare per trovare soluzioni e giocare a Udinese in maniera perfetta. Spero si arrivi a una soluzione non solo in Israele. Fa male vedere le immagini che arrivano dal mondo".

"Pensiamo a una gara per volta e a fare bene. La nostra storia dice che di goleade ne abbiamo fatte poche, non ce l'abbiamo dentro. Dobbiamo entrare in campo con veemenza e senso di appartenenza, ma non possiamo pensare alla partita con l'obiettivo di fare goleade".

"Se si vuole tornare a difendere a quattro, sono tornati gli esterni, che erano un po' mancati. Le convocazioni sono state fatte sul principio di difendere a quattro. Abbiamo valutato anche il minutaggio dei convocati. Qualcuno ha fatto qualcosa in meno, ma l'ho voluto portare in gruppo perché lo reputo importante. Le convocazioni sono state fatte per schierare la squadra nel migliore modo possibile. Il regista cosa deve fare? Dipende se vogliamo giocare con uno o due attaccanti oppure con due e tre uomini a centrocampo".

"Io chiamo spesso i giocatori al telefono. Devo ringraziare i club per come ci hanno accolto. In quel momento hai poco da dire ai giocatori, meglio farlo a Coverciano. Il mio giro non è ancora finito, mancano 10-11 squadre. I ringraziamenti che ho fatto non sono casuali, me l'hanno dimostrato con i fatti. Penso all'Atalanta che ci ha concesso Scamacca anche se non è al meglio, penso che in futuro troverò questo rapporto: non voglio mettere in difficoltà né i giocatori né i club".

"Sono carico a molla. Lo ero dal primo giorno, sento anche la responsabilità perché ho vestito questa maglia. Le somme le tireremo alla fine ma paura sicuramente no. Dai giocatori voglio vedere senso di appartenenza e la voglia di sacrificarsi. Non deve esserci panico, dobbiamo essere squadre mettendo grande entusiasmo. Deve essere un gruppo di 27-28 giocatori, è sempre stata la nostra forza. Il carattere non è mai mancato, dobbiamo recupero questo aspetto. L'Estonia gioca di rimessa e provano a ripartire dal basso, quando ha la palla bisogna essere bravi a farli sbagliare".

"Ho parlato con Chiesa e la scelta l'abbiamo condivisa insieme. Non si sentiva pronto al 100% e abiamo deciso insieme con grande tranquillità. Per quanto riguarda il minutaggio con i club, ci sono anche giocare di qualità come Raspadori che riesce a darmi qualcosa di diverso".

"Non è stato difficile fare le convocazioni, abbiamo lasciato a casa giocatori come Buongiorno, Ricci e Cristante che fanno parte del nostro progetto. Oggi tante squadre giocano a tre, ma alla fine bisogna scegliere giocatori funzionali. La Serie A è molto difficile non solo tatticamente. Giovani già pronti? Difficile dirlo, essere pronti dipende anche dall'esperienza. Fabbian è molto simile a Frattesi, ha fisicità e si inserisce bene. Esposito è indiscutibile per età e tecnica. Noi li vediamo i giovani, anche Leoni ha grande personalità".

"Dobbiamo ringraziare chi ha comprato il biglietto per venerdì, abbiamo bisogno dei tifosi. Voglio fare un appello per la partita di Udine tra un mese e mezzo: abbiamo bisogno della nostra gente, non possiamo più sbagliare. Ringrazio la piazza di Bergamo e nuovamente l'Atalanta. Speriamo di dare una gioia a chi verrà allo stadio".

"Un giocatore mi deve colpire se ha personalità. Loro sono giovani ma giocano già da grandi, non hanno paura. Leoni mi aveva colpito contro Lukaku lo scorso anno, penso sia pronto e ha la giusta sfacciataggine, le scelte vengono fatte quando vedo qualcosa di diverso".

"Con il mio staff siamo qui da sabato, abbiamo smontato i nostri lavori per come siamo abituati nei club e abbiamo preparato allenamenti tattici in modo diverso. Lo facciamo affinché non pesi ai ragazzi. Negli ultimi anni in ritiro si dorme al massimo una/due notti, i ragazzi non sono più abituati a stare più tempo insieme. Non dobbiamo assillarli parlando solo di calcio, ma devono stare bene insieme. Il tempo è poco, basta farsi capire e parlare in modo corretto. Soprattutto giocando da squadra per novanta minuti".

"In tanti hanno giocato a quattro dietro, io devo sentire ciò che propongo, altrimenti mi beccano dopo cinque minuti. Costruiamo a tre e difendiamo a quattro, vedremo di schierare la squadra nel miglior modo possibile".


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