Dal rinnovo con la Juventus al cambio di passo con Tudor: le parole di Kenan Yildiz

Kenan Yildiz
Kenan Yildiz / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Kenan Yildiz ha raccontato la sua esperienza da leader e numero 10 della Juventus, tra momenti difficili e altri gratificanti, con l'idea di rimanere a vita nel club bianconero. Tra i temi trattati anche il cambio di mentalità avuto con l'arrivo di Tudor sulla panchina juventina e il pensiero sul Mondiale per Club.

"Essere il simbolo della Juventus mi dà grande sicurezza e fiducia nei miei mezzi. So quello che devo fare, lavoro ogni giorno per aiutare la squadra. Credere in se stessi è importante, aiuta ad affrontare ogni sfida al top. Sono cambiato molto: da adolescente sto diventando un uomo, crescendo un po' alla volta. Sono grato per tutto e spero di migliorare ogni giorno, forse nella mentalità. Quando sei giovane e ti ritrovi a entrare subito in una nuova dimensione, migliorando in ogni cosa perché il calcio è fatto di tanti fattori. Devi cercare di cambiare atteggiamento, crescendo tanto anche fisicamente e prendendoti cura del tuo corpo".

"Ci sono stati momenti difficili, nel calcio non può andare sempre tutto liscio, però nel complesso sono contento di come sia andata la stagione e anche di come stia proseguendo in America. Io non amo i confronti, voglio solo continuare a fare il massimo in allenamento e in partita, per me e per il bene della squadra. Ho studiato molto Del Piero, so quelloche ha fatto ma siamo due persone diverse. Ognuno ha il suo percorso".

"Restare tutta la vita alla Juventus per me sarebbe un sogno ma nel calcio non puoi mai sapere cosa può succedere. Preferisco godermi il presente senza pensare troppo al futuro. In questo momento non penso al rinnovo, sono felice della situazione e mi interessa solo lavorare per il bene della squadra. Non parlo di soldi, voglio dare il massimo sul campo".

"Quando è arrivato, Tudor ha portato grande energia e ha aiutato tutta la squadra. A me in particolare ha detto di concentrarmi su ciò che devo fare in campo e mettere da parte tutto il resto. Non mi piace parlare del passato però è vero che Tudor mi concede molta libertà ed è molto bello segnare più gol, ma non è l'unica cosa che conta. Io voglio sempre giocare bene e ottenere il meglio".

"La sfida contro il Man City sarà bellissima, ma anche una gara molto difficile. Tutti conosciamo la storia del City. Sicuramente vogliamo vincere il girone, ma non importa chi affronteremo dopo, mi piacerebbe ritrovare Huijsen ma penserei solo a batterlo. Il Real Madrid è forse la squadra più forte al mondo, per noi non fa differenza l'avversario. Non so chi vincerà il Mondiale per Club, però una cosa posso dirla: faremo di tutto per essere noi a sollevare il trofeo".

"Non mi raserei a zero in caso di vittoria del torneo, sono molto grato ad Allegri per quello che ha fatto per me e anche per avermi fatto tagliare i capelli, credo di stare meglio così. Però rasarmi a zero proprio no, mi spiace".


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