Dal mercato alle condizioni di Dybala passando per il futuro di Pellegrini e Dovbyk: le parole di Gasperini

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini / Clive Mason/GettyImages
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Gian Piero Gasperini si prepara a vivere il suo esordio sulla panchina della Roma in gare ufficiali. Lo farà all'Olimpico, che si preannuncia caldo e sold out, contro una squadra che nelle ultime due stagioni ha dato filo da torcere alle big italiane, ossia il Bologna. Come è consuetudine alla vigilia dell'incontro, il mister giallorosso ha parlato in conferenza stampa analizzato la situazione del gruppo e parlando di infortunati e mercato.

"Ho letto stamattina che domani sarà la partita numero seicento per me ed è stata una grande sorpresa. Felice di realizzarla in uno stadio così pieno ed esigente. La squadra arriva con tanta voglia di fare, giochiamo contro una delle migliori squadre del campionato. Siamo veramente dispiaciuto per Bailey ed è anche difficile da spiegare. È davvero un peccato. Siamo nella fase finale del mercato ed è sempre molto imprevedibile, io guardo alla partita".

"Dybala è sulla strada giusta, sta facendo tutto. Non può fare novanta minuti: o gioca dall'inizio o a partita in corso. Mi sarebbe piaciuto avere la rosa completa per l'inizio del campionato, ma abbiamo fatto bene con i giocatori che avevamo a disposizione. Vorremmo tutti poter partire con una rosa definita per sfruttare al meglio la preparazione ma sembra essere ormai una utopia. Un conto sono i propositi, un conto la realizzazione dei propositi".

"Non ho la sfera di cristallo per conoscere il futuro di Dovbyk. Non so cosa accadrà in questi dieci giorni. Per il Bologna è convocato, servirà la massima concentrazione. Lui e Ferguson sono due ottimi strumenti, diversi ma dipende da come vengono utilizzati. Rispetto a quella di prima, questa Roma è molto diversa. Sono passati tre mesi e tre titolari non ci sono più. Sono arrivati cinque nuovi giocatori di cui uno purtroppo si è già infortunato. I numeri sono diversi, mi auguro sia più forte".

"Pellegrini mi sembra sia vicino al recupero, io sono arrivato che lui era infortunato e quindi non ha mai potuto allenarsi con la squadra. La società non vuole prolungargli il contratto ma lui ha bisogno di giocare. Non sono io la persona più adatta per rispondere. Se lui trova una situazione adeguata ed è contento di andar via, anche la società è contenta. Mi sembra una situazione molto chiara".

"Per una questione di inserimento è difficile trovare tra i titolari i nuovi arrivati, ma titolari o a partita in corso possono giocare. Sono tutti giocatori giovani, bei profili con cui mi piace lavorare. El Aynaoui è quello in condizioni migliori. Modulo contro il Bologna? Ci adattiamo agli avversari a seconda di chi schiera e chi utilizza. Serve la duttilità per giocare due moduli senza problemi, anche nell'arco della stessa gara".

"I giocatori giusti sono quelli bravi, con valore e potenzialità. Volevamo ringiovanire e fare plusvalenze, cosa che ultimamente sembra essere molto facile ma non è così. Di esterni ne ho avuti talmente tanti, con caratteristiche diverse: bisogna far rendere tutti al meglio per quelle che sono le loro qualità. Contro il Bologna giocheremo per vincere, nel rispetto dell'avversario e nella fiducia che possiamo costruirci".

"Hermoso sembrava un esubero, invece è stato aggregato. Si vede che ha giocato ad alti livelli, ma è stato fermo quattro mesi. Si è allenato bene. Celik invece sarà squalificato, serve un sostituto. Vedremo, sapevo delle difficoltà ma mi auguravo che dopo il 30 giugno sarebbero state più lievi. La volontà della società nei miei confronti è sempre stata la stessa, sono sempre stati chiari. La realtà però è diversa".


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