Da insostituibile a desaparecido: i motivi della parabola di Saelemaekers

Uno nodo di natura tattica e un discorso di mercato sullo sfondo
Alexis Saelemaekers
Alexis Saelemaekers / Insidefoto/GettyImages
facebooktwitterreddit

È il 5 gennaio 2025 e nella prima partita dell'anno Alexis Saelemaekers consegna di fatto il Derby della Capitale alla Roma dopo aver segnato un gol e confezionato un assist contro la Lazio. È sicuramente l'apice dell'avventura del belga in giallorosso, la definitiva rinascita dopo un avvio complicato, condizionato da un infortunio che lo aveva costretto a saltare buona parte del girone d’andata. Una volta rientrato in forma, l’esterno belga si era ritagliato un ruolo da protagonista nell'inedita posizione di quarto a tutta fascia, timbrando il cartellino anche contro Bologna, Monza e Como. Sembrava, insieme a Dybala, il grande leader offensivo della squadra. Ma da quel picco, la sua parabola ha preso una piega inattesa, degenerata nelle tre panchine consecutive nelle ultime gare contro Inter, Fiorentina e Atalanta. Cosa ha spinto Claudio Ranieri a ridimensionare il ruolo di un giocatore che sembrava insostituibile?

Questioni di strategia?

Alexis Saelemaekers
Alexis Saelemaekers / SOPA Images/GettyImages

Una perdita di gradi, tanto improvvisa quanto inspiegabile, che i più maliziosi vedono come una strategia per ottenere delle condizioni più favorevoli nella trattativa con il Milan. La Roma ha infatti preso Saelemaekers in uno scambio di prestiti con Abraham, ma nel momento in cui ha provato ad acquistarne il cartellino a titolo definitivo, si è vista recapitare un prezzo di 20 milioni di euro. Per molti si tratta quindi di uno stratagemma con cui i giallorossi vorrebbero provare a ottenere uno sconto, oppure per evitare che il prezzo salga ulteriormente in caso di altre ottime prestazioni.

Un nuovo equilibrio

Matias Soulé, Alexis Saelemaekers
Matias Soulé, Alexis Saelemaekers / Silvia Lore/GettyImages

Da quando si è insediato sulla panchina giallorossa, Ranieri ha sempre detto che avrebbe schierato i giocatori più in forma nelle posizioni più funzionali. Potrebbe dunque essere di natura tattica il motivo che ha portato Saelemaekers ai margini della Roma: il belga potrebbe aver infatti pagato un calo sul piano fisico e, come sfortunata contingenza, l'exploit di Matias Soulé, che dopo un ambientamento complicato è riuscito a dare una svolta alla sua stagione proprio nella posizione di quarto di destra. Un'ipotesi che avremo modo di verificare nelle ultime due partite, quando potremo vedere se sarà proprio Saelemaekers a riempire il vuoto lasciato sulla fascia dall'argentino, provato in una posizione più offensiva da trequartista.

Una posizione a metà

Il compromesso tra le inverosimili teorie complottiste e le questioni tecnico-tattiche è rappresentato dalle ragioni di matrice sportiva o comunque di programmazione. Saelemaekers resta un giocatore dal futuro incerto, la Roma vorrebbe tenerlo, ma la trattativa con il Milan si prospetta complessa; mentre Soulé è considerato da tutti il talento attorno al quale i giallorossi devono costruire il proprio progetto. Forse Ranieri, ossia l'uomo incaricato di porre le basi alla Roma che verrà, preferisce dare la preferenza all'argentino, gioiello da coltivare, anziché al belga, che ad oggi resta un patrimonio dei rossoneri, non dei giallorossi.


feed