Da fantasista in Friuli a bodyguard di Messi: la parabola di Rodrigo De Paul

La consacrazione con l'Argentina e la scelta dell'Inter Miami.
Argentina v Bolivia - FIFA World Cup 2026 Qualifier
Argentina v Bolivia - FIFA World Cup 2026 Qualifier / Marcelo Endelli/GettyImages
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Presto si ricongiungeranno, per la prima volta da compagni di una squadra di club. Dopo essere sceso in campo al fianco di Lionel Messi per 62 volte con la maglia della Nazionale argentina, per Rodrigo De Paul diventerà un'abitudine settimanale. Stando a quanto riportato dai principali media, mancherebbero soltanto gli ultimi dettagli per il trasferimento del centrocampista colchonero all'Inter Miami.

Una scelta particolare che sta diventando però sempre più comune, soprattutto per la squadra albiceleste Campione del Mondo nel 2022. Di quel gruppo di 26, Lionel Messi ha scelto la via degli Stati Uniti, Angel Correa quella del Tigres (Messico), mentre Di Maria, Paredes, Montiel, Pezzella e Acuña sono tornati in Argentina. Ripercorriamo la carriera di Rodrigo De Paul, che presto saluterà il calcio europeo (probabilmente in modo definitivo).

Il primo approccio in Europa e la 10 dell'Udinese

È il 2014 quando un 20enne di Sarandí, affermatosi in Argentina con la maglia del Racing, sceglie la Spagna come prima tappa europea per scalare la gerarchia dei centrocampisti. Nel 2014, De Paul sbarca a Valencia, in un club che spesso accoglie argentini in rosa. È un trequartista che arriva, tra gli altri, nella stessa sessione estiva di Otamendi ed Enzo Perez, ma nel país valenciano non riesce a trovare quella costanza che permette a un giovane di affermarsi. Lo spazio e poco e dopo soli 18 mesi torna per un prestito breve al Racing.

I 7 milioni investiti dal Valencia non fruttano, ma la squadra spagnola sceglie di non perdere l'investimento cedendolo all'Udinese, che ne spende 10 per accoglierlo in Friuli. Una cifra tonda, identica alla maglia che la società gli propone: la 10 di Totò Di Natale, simbolo bianconero ritiratosi proprio al termine di quella stagione.

Rodrigo de Paul
Rodrigo de Paul of Udinese Calcio looks on during the Serie... / Marco Canoniero/GettyImages

Rodrigo De Paul, come raccontato in una recente intervista, sente il peso di quel numero come un'investitura di fiducia da parte della società, come un segnale importante delle speranze riposte in lui, e la sua carriera cambia totalmente. In Serie A diventa un elemento di spicco, un trequartista moderno capace di brillare in entrambe le fasi e di concludere stagioni importantissime anche a livello realizzativo. Lascia il campionato italiano dopo ben 5 stagioni all'Udinese, con un bottino di 33 gol e 33 assist in Serie A e la sensazione di aver ormai raggiunto un livello da big.

L'Atletico Madrid e la consacrazione con l'Argentina

Negli ultimi anni friulani lo seguono con interesse la Juventus, l'Inter e anche il Liverpool, ma De Paul sceglie ancora la Spagna, e in particolare l'Atletico Madrid del Cholo Simeone. La Nazionale argentina l'ha conquistata da tempo, perdendo da titolare in Semifinale la Copa America del 2019 e facendo parte della rivoluzionaria rinascita con Scaloni fin dai suoi albori. Quando firma per l'Atletico Madrid dopo un investimento di 35 milioni di euro da parte dei colchoneros, è già campione della competizione sudamericana, la prima del ciclo d'oro inaugurato nel 2021.

Rodrigo de Paul, Diego Simeone
Cadiz CF v Atletico de Madrid - LaLiga Santander / Fran Santiago/GettyImages

Con la maglia biancorossa diventa subito un elemento centrale, arretrando di qualche metro la sua posizione e rinunciando al ruolo di trequartista. Una scelta che lo premia anche con Scaloni. Diventa il bodyguard ufficioso di Lionel Messi durante i 90 minuti in campo (ruolo che ora dividerà con il vero bodyguard della pulga all'Inter Miami), a cui lo lega un rapporto speciale costruito interamente con l'albiceleste. È il primo centrocampista completo della Scaloneta, l'uomo in grado di svolgere il ruolo di apripista alla crescita di Mac Allister ed Enzo Fernandez, con una consapevolezza costruita nel tempo che lo rende un simbolo di una Nazionale già storica.

A 31 anni la scelta di attraversare l'oceano è quindi particolare, soprattutto perché non mancavano le opzioni per proseguire la sua carriera lontano restando in Europa. Una scelta che non dovrebbe compromettere la partecipazione al Mondiale 2026 (che si giocherà proprio negli USA), ma che sancisce anticipatamente il dato relativo ai trofei della sua carriera. Rodrigo De Paul, bicampione della Copa America e Campione del Mondo con l'Argentina, non ha mai vinto alcun trofeo per club, nè con il Racing nella decennale esperienza in Europa.


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