Cristian Chivu sul progetto Inter, sulla favorita per lo Scudetto e sul mercato

Prima conferenza stampa della stagione, alla vigilia del match di campionato contro il Torino, per Cristian Chivu da allenatore dell'Inter. Il tecnico rumeno dopo aver guidato la squadra nerazzurra al Mondiale per Club, prendendo l'eredità di Simone Inzaghi, si prepara ad affrontare la sua prima annata da guida tecnica interista. L'ex mister del Parma ha parlato in conferenza stampa, analizzando la situazione del suo gruppo e anche del mercato, oltre che dell'incontro di domani.
"Siamo una squadra che ha lavorato bene. È stata una preparazione breve ma intensa. I giocatori si sono messi a disposizione, siamo ancora un cantiere aperto e vogliamo migliorare in tutto. Siamo pronti. Per quanto riguarda il mercato avevamo scelto qualche nome, purtroppo le società con cui abbiamo trattato hanno dichiarato il giocatore incedibile, un po' come ha fatto da noi con i nostri giocatori. Tutti hanno il diritto di farlo, siamo stati coerenti con una linea giovane dettata dalla società, sono arrivati giocatori comunque già pronti per darci una mano".
"Sono d'accordo con Allegri quando dice che chi vince il campionato è sempre il favorito. Oriali è un amico (ha dichiarato che l'Inter è la favorita, ndr), ma con la squadra che avevano, e quello che hanno speso, direi che la favorita è il Napoli"
"Del mio passato voglio trasmettere il carattere, il capire che la programmazione della stagione non è mai ciò che realmente ti capita, di capire i momenti e di saperli gestire, da quelli belli a quelli meno belli. Penso al 2010 e a Kiev quando eravamo praticamente fuori dalla Champions League. Gestire per poi arrivare in fondo e capire a che punto sei e a cosa manca per l'ultimo salto".
"Quello che pensiamo noi allenatori (sul mercato aperto ad inizio campionato, ndr) vale poco, sono regole imposte. Vorremmo essere tutti più sereni e avere tutto a posto, ma fare l'allenatore è anche saper gestire determinati momenti, i giocatori con i loro pensieri. Qualche anno fa un grande allenatore mi diceva che la cosa più semplice è la partita, poi ci sono tutti gli altri problemi. Certo, sarebbe meglio iniziare con la rosa completa, ma tutto questo fa parte del gioco".
"Non temiamo nulla, abbiamo lavorato bene e tanto. Quando sei onesto con te stesso e con il lavoro che hai fatto, non devi temere nulla. Poi si cerca sempre di fare il massimo per raggiungere l'obiettivo. La prima partita è sempre quella più importante".
"Sono orgoglioso di essere l'allenatore dell'Inter, cosapevole delle responsabilità e del lavoro che sto facendo. Non vedevo l'ora che il campionato iniziasse, il passato mi insegna che tutti noi vogliamo giocare. Siamo sereni e motivati, poi parlerà il campo. Con la società condividiamo gli stessi pensieri. Sono contento della squadra che ho, sono contento di aver mantenuto la linea di cui avevamo parlato, quella di investire sui giovani. Preferiamo la qualità alla quantità, pur consapevoli che con i giovani serve più pazienza. In un contesto forte come questo l'inserimento di un giovane è più facile".
"Il Torino ha investito bene, ha un nuovo allenatore. C'è sempre l'incognita allenatore, ma conoscendo Baroni, che gode della mia stima, mi aspetto una squadra che verrà qui a giocare. Sicuramente non avranno nulla da perdere e puntano al risultato, hanno dei principi e sono in salute".
"Io sono arrivati in Italia nel 2003, la mia maturazione è avvenuta qui, senza dimenticare le mie radici nell'Aja, dove le cose si fanno con metodi diversi. Non voglio denigrare nulla, il calcio non ha una sola metodologia, sono mille sfumature. Ci sono principi, scelte da fare, quello dell'allenatore è un'arte, un mestiere dove serve tutto. Forse qui in Italia siamo un po' schiavi del risultato, l'altro giorno pensavo al Psg che l'anno scorso stava per essere eliminato nella prima fase della Champions League. Nell'Inter il tempo non esiste, purtroppo o per fortuna, dobbiamo partire forte già da domani, anche perché l'obiettivo di questa società è sempre migliorarsi e arrivare in fondo".
"Abbiamo preso sul mercato giocatori che hanno alzato il livello della squadra.
feed