Cosa può dare Jonathan David alla Juve? Caratteristiche e prospettive in bianconero

Il canadese è in arrivo: il potenziale impatto alla corte di Tudor
Jonathan David
Jonathan David / Kevin Sousa/GettyImages
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La Juventus piazza un colpo importante in attacco: nella notte è arrivata la fumata bianca per l’accordo con Jonathan David, che si unirà ai bianconeri a parametro zero dopo la scadenza del contratto con il Lille. L’attaccante canadese, classe 2000, ha scelto la Juve per dare una nuova direzione alla sua carriera, accettando il progetto di Igor Tudor e candidandosi fin da subito per un ruolo da protagonista nella prossima stagione.

La dirigenza bianconera aveva esplorato diverse piste offensive, tra cui Viktor Gyokeres, Mateo Retegui e Victor Osimhen, ma alla fine ha virato su David, valutato più funzionale, accessibile economicamente e già pronto per inserirsi nei meccanismi della squadra.

Le caratteristiche di Jonathan David

Jonathan David è un attaccante moderno: rapido, abile negli spazi, dotato di buona tecnica e di uno spiccato senso del gol. L'anno scorso ha totalizzato 25 reti e 12 assist in 49 partite tra Ligue 1, Champions League e Coppa di Francia, confermando di essere un centravanti freddo sotto porta ma allo stesso tempo bravo a mandare in porta i compagni. Non è un numero 9 classico: ama svariare su tutto il fronte offensivo, dialogare con i trequartisti e aggredire la profondità. È efficace anche negli uno contro uno ed è pericoloso sia in transizione che contro difese schierate.

Come può adattarsi al gioco della Juve?

L’adattamento e le prospettive di David nella Juve dipenderanno dall'evoluzione dell'intricata situazione in attacco. La partenza di Dusan Vlahovic è ormai certa, mentre Kolo Muani resta in dubbio: il suo prestito potrebbe non essere rinnovato, e la Vecchia Signora continua a sognare Victor Osimhen, nonostante il muro eretto dal Napoli.

Nell’attuale idea tattica di Tudor, David sarebbe il riferimento offensivo nel 3-4-2-1, supportato da due mezze punte (presumibilmente Yildiz e Conceiçao) in un tridente non molto fisico, ma molto veloce e abile nei fraseggi nello stretto. Se però dovesse davvero arrivare Osimhen, è probabile che il canadese venga considerato più una riserva di lusso o venga utilizzato in coppia con il nigeriano in una versione più offensiva; ipotesi, quest'ultima, più verosimile per le situazioni d'emergenza, con un risultato da recuperare, che dal primo minuto

Un altro ponte verso il mercato nordamericano

Oltre al valore tecnico, l’acquisto di Jonathan David ha anche un’importante valenza strategica. Dopo aver puntato sugli statunitensi Timothy Weah e Weston McKennie, la Juve rafforza il suo legame con il mercato nordamericano, uno dei più in espansione al mondo. Con David, primo canadese della storia bianconera, il club può estendere la propria influenza anche in Canada, paese in forte crescita calcistica, soprattutto in vista dei Mondiali 2026. Un’occasione per ampliare la fanbase e gli introiti commerciali in un’area ancora poco esplorata ma potenzialmente molto redditizia.


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