Cosa è emerso dall'amichevole tra Juventus e Reggiana?

Bene Conceiçao e David nel primo tempo, difesa ancora da registrare. Torna Bremer
Conceicao
Conceicao / Anadolu/GettyImages
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Prima uscita in amichevole per la Juventus di Igor Tudor, ancora coinvolta in numerosi casi di mercato in entrata così come in uscita, vicende spesso collegate tra loro che daranno poi un volto diverso alla squadra da qui all'inizio ufficiale della stagione. Un 2-2 contro la Reggiana che ha visto scendere in campo solo Jonathan David tra i nuovi, dal primo minuto, con Joao Mario entrato in campo nella ripresa.

Conceiçao e David: prove d'intesa

Il canadese, al centro dell'attacco nel primo tempo supportato da Conceiçao e da Koopmeiners, ha rappresentato una delle note liete della sfida nonostante non abbia trovato la via del gol (con la complicità del portiere Motta). Ciò che ha colpito in positivo del nuovo arrivo in attacco è la sua capacità di lavorare per la squadra, di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto e di dialogare con qualità: la ciliegina sulla torta è il suggerimento per l'accorrente Conceiçao in occasione dell'1-1.

Proprio il portoghese figura tra gli aspetti da sottolineare in positivo, con le carte in mano per rappresentare (nonostante fosse già alla Continassa) il vero colpo estivo dei bianconeri: il figlio d'arte si è dato da fare fin da subito, ha rappresentato la principale spina nel fianco per la difesa di una Reggiana ben organizzata e, con un sinistro preciso a incrociare, ha firmato il provvisorio 1-1. Una vera e propria dichiarazione d'intenti per il talentuoso classe 2002, capace di rendersi sempre più protagonista del 3-4-2-1 targato Tudor e di giostrare in una posizione che lo esalta, a livello offensivo, rispetto al passato.

Bremer l'eccezione: difesa da rivedere

Una menzione a parte per Koopmeiners: la volontà di Tudor e della Juve è quella di rilanciarlo al meglio, dopo una prima stagione opaca in bianconero, in questo caso si sottolinea come - pur partendo dalla trequarti - l'olandese si sia trovato ad agire spesso in posizione più arretrata, da vero e proprio regista. Un indizio su quello che sarà il suo utilizzo nella prossima stagione? Oggi non ha inciso ma, è evidente, si tratta di una risorsa da recuperare e da utilizzare come "equilibratore" su una trequarti caratterizzata dai più pimpanti Yildiz e Conceiçao.

Assieme alle prove di Conceiçao e di David, in attesa di testare l'intesa di quest'ultimo con Yildiz, la nota positiva l'ha fornita Bremer: ritorno in campo dopo quasi dieci mesi e prestazione incoraggiante, al netto di una condizione ancora da trovare, come fisiologico che sia. Diverso il discorso per altri interpreti della difesa, nello specifico Kalulu e Kelly: grave errore dell'ex rossonero nell'occasione del vantaggio emiliano, l'inglese dal canto proprio si è rivelato ancora poco sicuro nel contrastare gli avversari. Anche Rugani non ha dato risposte positive nella ripresa, perdendo Gondo in occasione del 2-2.

Tra i partenti hanno fornito segnali tutto sommato positivi Vlahovic e Miretti, il primo ha trovato la via del gol ed è entrato in campo non certo da esubero, come atteggiamento, mentre il centrocampista - accostato al Napoli con insistenza - si è dimostrato attivo, ha regalato sprazzi di qualità ed è apparso parte della squadra, tutt'altro che un oggetto avulso (come invece un Djalo, entrato nella ripresa e indietro rispetto ai compagni). Nico Gonzalez, schierato a tutta fascia sulla destra, ha ribadito quanto acclarato fin qui: non è il ruolo ideale per l'argentino che, dal canto proprio, non ha comunque saputo fare la differenza neanche quando si trattava di saltare l'uomo.

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