Cosa ci ha lasciato questo Mondiale per Club?

Un mese di calcio estivo fra dubbi sul livello e lo spettacolo della nuova competizione.
Chelsea FC v Paris Saint-Germain: Final - FIFA Club World Cup 2025
Chelsea FC v Paris Saint-Germain: Final - FIFA Club World Cup 2025 / Alex Grimm/GettyImages
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Si è chiuso, un mese e 63 incontri dopo, il primo Mondiale per Club con il rivoluzionato formato a 32 squadre. Sul tetto del mondo, in una Finale intensa e decisamente sorprendente, ci è finito il Chelsea di Enzo Maresca, capace di dominare il PSG con un netto 3-0 e di conquistare così tutti i trofei FIFA e UEFA disputati nella sua storia.

La vittoria dei giovani (considerando l'età media dei calciatori a disposizione di Maresca), ma anche di un mercato che da diversi anni porta costantemente nuove leve al servizio dei blues, spesso a cifre spropositate. Il Mondiale per Club si è quindi tinto del colore di cui sopra, ma nella sua costruzione ha offerto agli spettatori tanto altro, sia in positivo che in negativo. Ecco, in ordine sparso, cosa ci ha lasciato l'ultima competizione della stagione.

L'esordio a reti bianche di Leo Messi e compagni come biglietto di presentazione criticabile di una Coppa del Mondo su cui c'erano tanti dubbi e curiosità. In 63 partite sono stati alla fine siglati 195 gol (circa 3 a incontro) e lo spettacolo non è mancato, fin dalla fase a gironi. La sorpresa dei club brasiliani, qualificati agli Ottavi di Finale in blocco, ha risposto positivamente agli interrogativi di chi lamentava una differenza di valore troppo marcata fra i club europei e quelli degli altri continenti. Se la federazione oceanica (rappresentata dal solo Auckland City) e le altre (asiatica, africana e centro-nordamericana) hanno faticato, i clubverdeorosi sono piazzati dal lato giusto del tabellone, arrivando a disputare una storica Semifinale (rappresentati dal Fluminense).

Dal 10-0 del Bayern Monaco ai neozelandesi, all'ennesimo calcio di punizione segnato da Lionel Messi. Il fallimento di Atletico Madrid e Porto e lo spettacolo offerto dai tifosi argentini di River e Boca sulle spiagge e per le strade degli Stati Uniti, nonostante l'eliminazione prematura. Sergio Ramos e Thiago Silva capaci ancora di dominare gli attaccanti avversari e trascinare rispettivamente Monterrey e Fluminense alla fase a eliminazione diretta, e i limiti di un'Inter stanca che necessita di istantanei cambiamenti a livello di interpreti. Ancora l'esordio di Jobe Bellingham, fratello di Jude e prossima stella del Borussia Dortmund, e il ruolo di atteso trascinatore rispettato dal 10 della Juventus Kenan Yildiz.

Kenan Yildiz
Real Madrid CF v Juventus Turin: Round Of 16 - FIFA Club World Cup 2025 / Jean Catuffe/GettyImages

Poi sono cominciate le gare da dentro o fuori e l'intensità è cresciuta in maniera rilevante. Il derby brasiliano agli Ottavi e la sfida fra Benfica e Chelsea, interrotta a ridosso del 90' e durata ore a causa dell'allerta meteo che ha costretto l'arbitro a sospendere la gara. Il PSG che impone la sua legge su ogni avversario fino alla Finale e la sorpresa più grande riguardante Simone Inzaghi e il suo nuovo Al-Hilal, con il pirotecnico successo per 4-3 sul Manchester City di Pep Guardiola. Inter e Juventus che restano fuori, già nel primo turno a eliminazione diretta, escluse rispettivamente dal Fluminense di Portaluppi e dal nuovo Real Madrid di Xabi Alonso, trascinato dal giovane Gonzalo Garcia.

Poi, i Quarti e le Semifinali in cui vengono rispettati tutti i pronostici, con l'avanzamento di PSG e Chelsea fino all'ultimo atto disputato ieri sera. In tutto ciò, le criticità che hanno accompagnato il torneo durante il lungo mese statunitense. I club europei hanno sofferto la stanchezza di una stagione infinita (elemento che ha contribuito a livellare la differenza tecnica con gli avversari), qualche campo dal terreno poco propizio e il lamento del caldo cocente accusato anche dai principali protagonisti. Come altre notizie sparse, gli addii al calcio europeo e al Real Madrid rispettivamente di Angel Di Maria e Luka Modric, il successo economico (per le cifre guadagnate) di tutti i club partecipanti e l'infortunio drammatico occorso al talento Jamal Musiala nel Quarto di Finale contro il PSG.

Chelsea beat PSG to win FIFA Club World Cup final
Chelsea beat PSG to win FIFA Club World Cup final / Anadolu/GettyImages

Un torneo chiuso in pieno stile statunitense, con una Finale caratterizzataa da lunghi show nel prepartita e all'intervallo, e da una premiazione che ha visto il presidente USA Donald Trump, fra lo sbigottimento di diversi calciatori blues (Palmer e James su tutti), non abbandonare il palco nel momento iconico del sollevamento del trofeo. Un esperimento riuscito, 'un enorme successo' stando alle parole di Infantino, con la sensazione però che nemmeno a conclusione della prima edizione il torneo sia riuscito ad acquisire quel valore promesso dal Presidente della FIFA.


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