Conceiçao sull'espulsione, gli episodi arbitrali e la valutazione del suo lavoro

Le parole del tecnico rossonero nel postpartita di Roma-Milan.
AC Milan v Bologna - Coppa Italia Final
AC Milan v Bologna - Coppa Italia Final / Image Photo Agency/GettyImages
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La Roma affossa il Milan allo Stadio Olimpico. Dopo la bruciante sconfitta rimediata in Finale di Coppa Italia a metà settimana, la squadra di Sergio Conceiçao cade ancora nella Capitale. Una battuta d'arresto che annienta le speranze europee e condanna i rossoneri a una stagione senza coppe prima dell'ultima giornata. Le parole del tecnico portoghese, espulso nel finale, ai microfoni di Dazn.

Sul nervosismo e l'episodio del rosso: "L'ambiente come capite non è facile dopo una Finale dove ci sono stati dettagli, come in questi 5 mesi, che sono sempre stati negativi per noi e positivi per gli avversari. Secondo me il VAR oggi della partita è lo stesso di Bologna. Non dico che il rosso di Gimenez non c'è, stessa cosa però è successa a Gabbia e non è stato chiamato l'arbitro. Non sto dicendo che con l'epsulsione si vinceva, dovevamo fare di più, ma diventano dettagli significativi in queste partite qua. Abbiamo cercato di dare il massimo, abbiamo pareggiato nel primo tempo e ed ero fiducioso di poterla vincere anche uno in meno. Secondo gol su palla inattiva, poi le occasioni con Luka e Rafa per pareggiare e poi prendi il terzo gol perché è finita la benzina".

Sulle valutazioni a fine stagione: "Ognuno deve ragionare e fare valutazioni del suo lavoro; io sono molto esigente con me stesso e sono tutti i giorni a lavorare a Milanello. Valuterò quello che è stato fatto e da quando sono arrivato io e il mio staff saremmo stati in zona Champions. Non dico che sono stati mesi perfetti, ma sono state fatte cose positive. Abbiamo vinto un titolo e giocato una finale dove potevamo fare di più. Poi nelle partite chiave ci sono stati o errori o dettagli negativi come ad esempio l'espulsione di Zagabria. L'ambiente già non è facile, poi con questi episodi è un anno che non va bene per una squadra storica come il MIlan".

Sulla squalifica a San Siro: "Penso che ho sempre vissuto questa professione con passione e alla fine non si tratta di salutare o no. In questo momento è sempre difficile, sono vicino ai miei ragazzi. Mi dispiace perché penso che non ho detto praticamente niente sull'esplusione; il fallo sul secondo gol per me non c'è, il fallo su Sottil c'è. Io sono stato calciatore e so che contano questi dettagli. Sono appassionato di calcio in un maniera molto attiva e mi dispiace non essere vicino ai giocatori per la partita. Domani si saprà quando giocheremo, dobbiamo essere uniti in un ambiente e una stagione non facile, ma siamo qui per prenderci le responsabilità".